Pesce arcobaleno di Boeseman (Boeseman’s rainbowfish)

Melanotaenia boesemani

Allen & Cross, 1980

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Melanotaenia boesemani appartiene alla famiglia Melanotaeniidae (pesci arcobaleno australiano-papuani). Descritta da Allen & Cross nel 1980, la specie è dedicata al zoologo Marinus Boeseman. Non sono in uso sinonimi tassonomici consolidati. Specie distinta e riconoscibile per la livrea bicolore (anteriore blu-violacea, posteriore giallo-arancio), con forte dimorfismo cromatico nei maschi. Come in altri Melanotaenia, attenzione a non incrociare in cattività con specie affini: l’ibridazione altera i caratteri e non è eticamente accettabile.

Distribuzione e habitat

Endemica della Penisola di Kepala Burung (Vogelkop), Papua Occidentale (Indonesia). Popolazioni naturali note nei sistemi lacustri di Ayamaru (incluso il lago Hain) e Aitinjo, e in alcuni affluenti collegati. Habitat: zone litorali poco profonde, con piante acquatiche e radici sommerse, acque chiare a leggermente torbide, substrati sabbiosi o detritici. Il bacino insiste su rocce calcaree: acqua tipicamente dura e alcalina, ben ossigenata, temperatura tropicale stabile.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 8–11 cm SL (maschi tendono a essere più grandi e più alti di corpo), talvolta oltre in individui longevi; 1–2 cm in più in TL. SL = lunghezza standard (punta del muso–base della caudale); TL = lunghezza totale (punta del muso–fine della caudale). Longevità media 6–8 anni, con punte oltre 10 in vasche ottimali. Crescita relativamente rapida nei primi 12 mesi; colorazione piena nei maschi adulti.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie di branco pacifica ma molto attiva; nuota nella colonna d’acqua medio-superiore. Tenere in gruppi di almeno 8–10 esemplari, preferendo un rapporto maschi:femmine 1:2 per limitare rivalità e stress. Compatibile con pesci di taglia e temperamento simili: altri arcobaleni di dimensioni congrue (evitando specie affini per rischio ibridazione), barbi e caracidi robusti, pesci vivipari di acque dure, Loricariidae pacifici. Evitare compagni lenti, pinnuti a pinne lunghe o molto piccoli. Ottimi saltatori: vasca sempre coperta.

Dieta e alimentazione

Onnivoro micro-predatore: in natura consuma piccoli invertebrati, larve, crostacei planctonici, biofilm e alghe. In acquario: offrire mangimi secchi di alta qualità (fiocchi/granuli) come base, integrando con vivo/surgelato (Artemia, Daphnia, Chironomus) e un apporto vegetale (spirulina, verdure sbollentate finemente). Pasti piccoli e frequenti (2–3/die) per sostenere il metabolismo senza sovraccaricare i nutrienti. Evitare eccessi di cibi grassi.

Allestimento della vasca

Vasca lunga e spaziosa, lato frontale ≥120 cm, minimo 240 L per un gruppo stabile. Layout: ampie zone di nuoto libero al centro e piante a stelo/ciuffo ai lati e sullo sfondo (es. Vallisneria, Hygrophila, Ceratophyllum), radici/legni per ripari ottici. Substrato sabbia o ghiaia fine, preferibilmente scura per esaltare la livrea. Filtrazione potente con buona movimentazione superficiale (ossigenazione). Acqua: pH 7,2–8,2; GH 8–20 dGH; KH 6–15 dKH; conducibilità 150–400 µS/cm; temperatura 24–29 °C. Nitrati (nitrati) mantenuti <20 mg/L, idealmente <10 mg/L. Illuminazione medio-forte; fotoperiodo 8–10 ore. Cambi regolari 30–50% settimanali. Le linee d’allevamento sono spesso adattabili, ma è preferibile riprodurre il profilo duro-alcalino originario per salute e colori.

Riproduzione e dimorfismo

Depone a più riprese; uova adesive con filamenti, rilasciate tra piante fini o moppine sintetiche. Gli adulti possono predare uova e avannotti: per massimizzare la resa usare un acquario di riproduzione con moppina e griglia/fondo nudo, 26–28 °C, aerazione delicata. Schiusa in 7–12 giorni secondo temperatura. Avannotti molto piccoli: iniziare con infusori/rotiferi o mangimi liquidi per ovipari, poi naupli di Artemia. Dimorfismo: maschi più grandi e alti, colori più intensi (anteriore blu/violaceo, posteriore giallo/arancio), raggi della prima dorsale più estesi; femmine più snelle e sobrie. Evitare incroci con altre Melanotaenia per ragioni etiche e di conservazione.

Salute e benessere (prevenzione)

Stabilità e ossigenazione sono prioritarie. Buona pratica: quarantena di nuovi arrivi 4–6 settimane; evitare sbalzi di temperatura/pH; alimentazione varia per prevenire carenze. Cambi d’acqua regolari e sifonature del fondo riducono il carico organico. Non sovraccaricare il filtro; garantire ricircolo adeguato. Coprire la vasca per prevenire salti. Segnali di stress (apnea in superficie, pinne serrate, abrasioni, dimagrimento) richiedono revisione di parametri e gestione; per diagnosi e terapie rivolgersi a un veterinario ittico. Evitare farmaci senza indicazione professionale.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: Endangered (minacciata) per areale ristretto e pressione di raccolta/alterazioni dell’habitat. Il commercio acquariofilo oggi è perlopiù da allevamento; preferire esemplari certificati captivi. Nessuna iscrizione CITES nota. Non risulta specie invasiva in Europa, ma il rilascio in natura è vietato: Regolamento (UE) 1143/2014 e norme nazionali vietano l’introduzione di specie esotiche; in Italia il rilascio è illecito. Pratiche etiche: evitare ibridazioni, mantenere linee pure e segnalare provenienza; acquistare da allevatori che documentano stock non prelevati in natura.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–29 °C26–28 °C
pH6,8–8,47,4–8,0
GH8–20 dGH10–16 dGH
KH6–15 dKH8–12 dKH
Conducibilità150–400 µS/cm200–300 µS/cm
Nitrati<20 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta8–11 cm SL≈10 cm SL (maschi)
Vasca minima≥200–240 L≥240 L; lato ≥120 cm
FlussoModerato–sostenutoModerato con turbolenza superficiale
LuceMedia–forteMedia, 8–10 h/die
SubstratoSabbia o ghiaia fineGhiaia scura + piante a stelo
DietaOnnivora (secco/vivo/surgelato)Secco premium + vivo/surgelato + spirulina
CompatibilitàPacifica con specie di taglia simileBanchi attivi; evitare lenti/long-fin e affini (ibridi)

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia