Micrantemo “Monte Carlo”

Micranthemum tweediei

Micranthemum tweediei (A.Braun) Caro, 1967

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata nei principali repertori botanici (POWO/WFO) nel genere Micranthemum, famiglia Linderniaceae. In passato il genere è stato collocato in Scrophulariaceae e talvolta in Phrymaceae; è quindi possibile trovare riferimenti datati con famiglie diverse. In commercio è spesso etichettata come Micranthemum sp. “Monte Carlo”, oggi riferibile a M. tweediei. Il basionimo (nome originale) è spesso riportato in letteratura storica come Hemianthus tweediei A.Braun; la combinazione attuale a Micranthemum è attribuita a Caro. Specie simili: Hemianthus callitrichoides (foglie più minute) e Micranthemum micranthemoides (foglie più allungate e portamento più eretto).

Distribuzione e habitat

Nativa del Sud America temperato-subtropicale, con segnalazioni confermate in Argentina nord-orientale e Uruguay; possibile presenza regionale in aree limitrofe del bacino del Río de la Plata. Habitat tipici: rive di corsi d’acqua lenti, paludi poco profonde, zone periodicamente inondate e stillicidi, suoli sabbiosi o limosi con buona ossigenazione. Pianta anfibia: cresce sia in forma emersa (fuori dall’acqua) sia submersa (completamente sommersa).

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Erbacea perenne a fusti sottili e prostrati, radicanti ai nodi. Foglie opposte, piccole, da rotonde a spatolate; in forma sommersa tipicamente 3–8 mm di lunghezza e 3–6 mm di larghezza, più grandi in emerso. Picciolo corto o assente; margine intero. I fusti formano tappeti densi grazie a stoloni (getti orizzontali) aderenti al substrato. Radici fini, bianche, numerose ai nodi. Fiori minuti, ascellari, biancastri, tipici della famiglia, prodotti soprattutto in forma emersa. In acquario, il portamento resta basso e compatto con luce intensa; con luce moderata tende a crescere più alta (3–8 cm) e meno densa.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da media a veloce. Fattori chiave: luce medio-alta, apporto di CO₂ (15–30 mg/L) e nutrienti equilibrati. Temperatura nell’intervallo 18–26 °C favorisce tessuti compatti; oltre 28 °C può indebolirsi e allungarsi. Flusso d’acqua moderato migliora lo scambio di nutrienti e la salute dei tessuti. In assenza di CO₂ la crescita è possibile ma più lenta, con foglie più grandi e tappeto meno rasente.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Competitiva ma non aggressiva: colonizza il primo piano formando un tappeto fitto che può ombreggiare il substrato e limitare le alghe filamentose. Non rilascia sostanze note di allelopatia. Se non potata, può sovrapporsi a piante basse vicine. Radica saldamente con il tempo; nelle prime settimane può sradicarsi se disturbata o con forte corrente.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua tenera o moderatamente dura (GH 3–12, KH 1–8), pH 6.0–7.5; conducibilità indicativa 100–500 µS/cm. Illuminazione medio‑alta per un tappeto basso; luce media per crescita più alta. CO₂ consigliata per compattezza e velocità. Substrato fine (sabbia o ghiaia fine) con nutrienti disponibili; ottima risposta su terricci specifici per piante. Fertilizzazione completa e bilanciata: macroelementi (N, P, K) e microelementi (Fe, Mn, ecc.) in dosi regolari, evitando picchi di ammonio. Fotoperiodo 7–9 ore iniziali (riduce rischio alghe), poi 8–10 ore a regime. Acque pulite e ben ossigenate, con manutenzione costante.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per talea dei stoloni/fusti: si recidono porzioni con 3–5 nodi e si ripiantano poco profonde. Divisione del tappeto: si separano zolle e si riposizionano in piccoli ciuffi distanziati 2–3 cm. In forma emersa, radica e si espande rapidamente in terrari/paludari umidi; il materiale emerso necessita di adattamento graduale alla forma sommersa.

Allestimento della vasca

Ideale per il primo piano come tappeto. Può essere usata anche in zona di mezzo in nano‑acquari per creare cuscini verdi su legni e rocce, fissando temporaneamente i ciuffi con retine o fili fino all’attecchimento. In paludari cresce come coprisuolo emerso. Non è pianta galleggiante.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe: luce eccessiva senza adeguati nutrienti/CO₂ favorisce filamentose; bilanciare intensità e durata della luce, fornire macro/micro regolari e migliorare il flusso. Carenze: ingiallimenti pallidi nelle foglie giovani suggeriscono carenza di ferro; crescita lenta e internodi lunghi indicano CO₂ insufficiente o luce debole. “Melting”/marcescenza dopo l’impianto spesso dovuti a shock da transizione emerso→sommerso o a temperature elevate; rimuovere i tessuti danneggiati, stabilizzare i parametri, potare per stimolare ricaccio. Evitare sbalzi bruschi e sovradosaggi fertilizzanti; mantenere buona igiene del substrato con sifonature leggere per prevenire accumuli organici.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non valutata da IUCN per lo stato di conservazione; non sottoposta a CITES. Non risulta elencata tra le specie invasive di rilevanza unionale nell’UE. Come per tutte le piante d’acquario, non rilasciare in natura e smaltire i ritagli in modo responsabile. La raccolta in natura non è comune nel commercio europeo; il materiale è di solito prodotto in coltivazione (tissue culture/serra).

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura16–28 °C20–24 °C
pH6.0–7.56.3–6.8
GH3–12 °dGH4–8 °dGH
KH1–8 °dKH2–5 °dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
LuceMedia–AltaAlta per tappeto basso
CO₂0–30 mg/L15–30 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Regolare, bilanciataCostante, a dosi moderate
Velocità crescitaMedia–VeloceVeloce con CO₂
Posizione consigliataPrimo piano, medio (in nano)Primo piano (tappeto)
Tipo di propagazioneTalea di stoloni/fustiDivisione del tappeto
Compatibilità con faunaAlta con specie piccole e invertebratiEvitare scavatori/erbivori
DifficoltàPrincipiante–IntermedioIntermedio per tappeto fitto

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia