felce di Giava (Java fern)

Microsorum pteropus

(Blume) Copel., 1938

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Microsorum pteropus è una felce acquatica/di riva accettata da principali checklist (POWO, WFO, Catalogue of Life) nella famiglia Polypodiaceae. Autore del binomio: (Blume) Copel. Sinonimi storici diffusi in letteratura includono Polypodium pteropus Blume e combinazioni in Leptochilus (uso non prevalente oggi). La specie è morfologicamente plastica: in commercio si trovano forme/cultivar (p.es. 'Narrow', 'Trident', 'Windelov', 'Needle', 'Mini') con fronde più strette o finemente frangiate. Nota tassonomica: studi filogenetici recenti hanno rivisto i generi delle Polypodiaceae, ma per questa specie l’uso corrente e stabile è Microsorum pteropus.

Distribuzione e habitat

Nativa del Sud-est asiatico. Segnalata in Thailandia, Vietnam, Malesia peninsulare e insulare (Borneo), Indonesia (Sumatra, Giava, Sulawesi), Filippine, sud della Cina (Guangdong, Guangxi, Hainan), Taiwan e arcipelago delle Ryukyu (Giappone). Habitat tipico: rive ombrose di torrenti forestali, rocce bagnate vicino a rapide e cascate, radici esposte lungo corsi d’acqua. Spesso cresce come epifita su legni o come epilitica su pietre; è una rheofita che tollera correnti sostenute e periodi di sommersione prolungata. Le acque naturali sono generalmente da tenere a moderatamente dure, da leggermente acide a neutre, limpide e ben ossigenate.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Felce perenne con rizoma strisciante (circa 0,5–1 cm di diametro) verde-bruno, da cui emergono radichette scure che aderiscono al supporto. Le fronde sono coriacee, di colore verde medio-scuro, lunghe in acquario 10–35 cm (talvolta fino a 40+ cm in forme grandi) e larghe 1–5 cm secondo morfotipo/cultivar. La lamina è intera a lanceolata; in alcune forme è stretta ('Narrow', 'Needle') o profondamente lacinata ('Trident', 'Windelov'). La pagina inferiore porta sori (gruppi di sporangî) tondeggianti; in coltura sommersa compaiono spesso plantule avventizie direttamente sulle fronde, specialmente vicino ai margini o all’apice. Non possiede un vero fusto eretto: il rizoma funge da asse principale di crescita.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità lenta–media. La crescita accelera con luce moderata, microelementi disponibili (specie Fe) e buona circolazione. CO₂ aggiuntiva non è necessaria ma può aumentare la produzione di fronde e la ramificazione del rizoma. Temperature stabili 22–26 °C favoriscono ritmo costante; sotto i 20 °C rallenta sensibilmente, oltre 28 °C può diventare più lenta e sensibile a biofilm/alga nera in condizioni di luce forte. È tollerante a durezze e pH ampi, ma preferisce valori miti e acqua pulita.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Forma cespi compatti che si espandono per allungamento del rizoma; può ombreggiare moderatamente le piante sottostanti con fronde ampie. È poco competitiva contro piante a crescita rapida ma stabile sul lungo periodo. Le fronde coriacee sono in genere poco appetibili: compatibile con la maggior parte dei pesci, inclusi molti ciclidi e caracidi; i pesci rossi e grandi loricaridi possono strapparla accidentalmente. Non invade il substrato perché non emette stoloni sotterranei; si diffonde solo dove il rizoma può ancorarsi.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Fissare il rizoma su legni o rocce con filo, fascette o reti; evitare di interrarlo (rischio marcescenza). Illuminazione bassa–media è sufficiente; fotoperiodo 7–8 ore in vasche poco tecniche, fino a 8–9 ore in sistemi ben bilanciati. Acqua: pH 5,5–7,5 (tolleranza 5–8), GH 2–12 dGH, KH 0–6 dKH, conducibilità 50–400 µS/cm. Temperatura 20–28 °C (optimum 22–26 °C). Flusso moderato aiuta a mantenere pulite le fronde. Nutrienti: assorbe soprattutto dalla colonna d’acqua; fertilizzazione leggera ma regolare (macro/micro) previene carenze. CO₂ facoltativa: utile per crescita più piena, non indispensabile. Potature: rimuovere periodicamente le fronde più vecchie o alghate tagliandole alla base del picciolo. Tolleranza a lieve salinità riportata, ma non affidarsi a regimi salmastri stabili in acquario di comunità.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Tre vie principali: (1) Divisione del rizoma: con forbici pulite tagliare porzioni con almeno 3–4 fronde e radichette, poi fissarle a un nuovo supporto. (2) Plantule avventizie: lasciare crescere i piccoli sulla fronda madre finché raggiungono 3–5 cm e possiedono radichette, quindi staccarli delicatamente e fissarli. (3) Spore: possibile ma complesso in acquario; richiede fase gametofitica su supporto umido/sterile e non è praticata dagli hobbisti.

Allestimento della vasca

Migliore al centro–sfondo, ancorata a legni ramificati o rocce per creare cespugli naturali. In vasche piccole si preferiscono forme compatte ('Mini', 'Needle'). Evitare il primo piano se non come accento su piccoli sassi. Perfetta per layout con legni emergenti, blackwater leggera e biotopi di torrente forestale asiatico. Lasciare spazio sopra il cespo per la crescita verticale delle fronde.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: (1) Alghe su fronde lente (barba/ciuffi): ridurre e stabilizzare la luce, aumentare il flusso, mantenere nutrienti bilanciati e rimuovere manualmente le fronde più colpite. (2) Marciume del rizoma: tipicamente dovuto a interramento o compressione nel substrato; tenere il rizoma sempre all’aria d’acqua, libero. (3) Macchie necrotiche/fori: spesso carenza di potassio o vecchiaia delle fronde; garantire fertilizzazione regolare e sostituire le foglie senescenti. (4) Clorosi dei giovani getti: possibile carenza di ferro o micro; aumentare leggermente i microelementi. Evitare trattamenti chimici aggressivi; privilegiare manutenzione, potatura e bilanciamento luce/nutrienti/filtrazione.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE). Non in CITES. Ampiamente propagata in coltura (tissue culture) per il commercio acquariofilo; scegliere piante da coltivazione e non di raccolta selvatica. Non risulta specie invasiva regolamentata in Italia/UE; non è nell'Elenco UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Buona pratica: non rilasciare mai esemplari o parti vegetative in ambienti naturali; smaltire correttamente i residui.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C (tolleranza 18–30 °C)22–26 °C
pH5,0–8,06,0–7,2
GH1–15 dGH3–8 dGH
KH0–8 dKH1–4 dKH
Conducibilità30–500 µS/cm100–250 µS/cm
LuceBassa–mediaBassa–media
CO₂Non necessaria; facoltativaFacoltativa (circa 10–15 mg/L)
Fertilizzazione (macro/micro)Leggera–moderata in colonnaRegolare ma moderata
Velocità crescitaLenta–mediaMedia in condizioni stabili
Posizione consigliataCentro/sfondo su legni o rocceCentro–sfondo
Tipo di propagazioneDivisione del rizoma; plantule; spore (rara)Divisione e plantule
Compatibilità con faunaAlta; generalmente non appetitaOttima con pesci di comunità e gamberetti
DifficoltàPrincipiantePrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia