Pellia (nome commerciale), epatica asiatica

Monosolenium tenerum

(Griff.) Mitt., 1871

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Monosolenium tenerum è una epatica (divisione Marchantiophyta) a tallo semplice; il genere è monotipico. È specie accettata dai principali repertori (es. Kew POWO, WFO, CoL). Autore e combinazione: (Griff.) Mitt., 1871; basionimo storicamente riferito a Marchantia/Pellia. In commercio è spesso etichettata come “Pellia” o confusa con Pellia endiviifolia e con il fegatoncino corallino (Riccardia): M. tenerum ha talli più larghi e carnosi. Nota tassonomica: la letteratura usa stabilmente la famiglia Monosoleniaceae; non risultano controversie recenti sostanziali, ma le affinità con Pelliaceae/Aneuraceae sono state discusse in passato.

Distribuzione e habitat

Nativa dell’Asia meridionale e orientale, con segnalazioni da India nord‑orientale e sub‑himalayana fino a Cina meridionale, Taiwan, Giappone e Sud‑Est asiatico. Habitat tipici: rive ombrose di ruscelli, rocce umide, risaie e canali d’irrigazione, spesso su substrati umidi o periodicamente sommersi. È una specie anfibia che tollera fasi emerse e sommerse. In Europa è coltivata in acquario; non sono note popolazioni naturalizzate stabili all’aperto in UE.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a tallo (non ha veri fusti e foglie). Il tallo è piatto, carnoso‑fragile, dicotomicamente ramificato, con lobi larghi in genere 5–15 mm; colore verde medio‑scuro, più compatto e spesso in condizioni emerse o con luce moderata. L’altezza del cuscino in acquario arriva a 2–5 cm. Sul lato inferiore sviluppa numerosi rizoi (filamenti per ancoraggio, non radici vere). In acqua forma cuscini sovrapposti che intrappolano facilmente detrito. La riproduzione sessuata (con sporofiti) è rara in acquario; la propagazione è soprattutto vegetativa per frammentazione.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità lenta–moderata. Cresce più velocemente con luce medio‑bassa stabile, disponibilità costante di nutrienti in tracce e CO₂ disciolta; rallenta con temperature alte (>27–28 °C), instabilità dei parametri, accumulo di detriti e ombreggiamento prolungato. In condizioni ottimali può raddoppiare la massa in 4–8 settimane; in condizioni povere la crescita è sensibile e può “sciogliersi”.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Forma tappeti/cuscini aderenti al supporto, ma non si ancora con forza come i muschi: è facile che frammenti si stacchino e galleggino. Non è competitiva contro piante a crescita rapida; teme ombreggiamento diretto. È poco invasiva; si diffonde soprattutto tramite frammenti trasportati dalla corrente o dalla manutenzione. Superfici lisce del tallo favoriscono colonizzazione algale se luce e nutrienti sono squilibrati.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua pulita, moderatamente tenera, con buona ossigenazione e corrente gentile. Luce bassa–media (evitare picchi intensi prolungati). CO₂ non necessaria ma vantaggiosa (10–20 mg/L) per compattezza e crescita. Fertilizzazione leggera ma regolare: macro a basse concentrazioni e micro costanti; evitare accumuli organici. Temperature ideali 18–24 °C; tolleranza ampia ma soffre >27–28 °C. Fotoperiodo 8–10 ore. Ancorare con filo sottile o rete plastica/inox a rocce/legni; rifilare periodicamente per arieggiare il cuscino e rimuovere detriti.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per divisione/frammentazione: si taglia il cuscino in porzioni di 1–3 cm e si riancora al supporto o sotto rete. L’attecchimento è rapido se il flusso è dolce. La sporulazione (riproduzione sessuata da spore) è rara in acquario e più probabile in coltura emersa; non è una pratica usata dagli hobbisti.

Allestimento della vasca

Migliore come primo piano o centro su roccia/legno, oppure in isolette legate sotto rete per ottenere cuscini netti. Non adatta a sfondo. Evitare zone di forte turbolenza che la sollevano. Ottima in vasche “shrimp‑friendly” e in acquari low‑tech illuminati in modo moderato.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: alghe a pennello/filamentose sul tallo, sfaldamento per eccesso di calore, accumulo di detrito tra i lobi. Prevenzione: 1) luce moderata e costante; 2) nutrienti bilanciati e cambi d’acqua regolari; 3) flusso gentile ma sufficiente a evitare ristagni; 4) potature/rimodellature leggere per arieggiare i cuscini; 5) introduzione di piccoli invertebrati pulitori (es. Caridina) che rimuovono biofilm senza danneggiare la pianta. Evitare trattamenti chimici aggressivi; intervenire con manutenzione meccanica e bilanciamento dei parametri.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata specificamente. Ampiamente distribuita in Asia e comune in coltivazione. Non in CITES; nessuna restrizione UE nota per il commercio. Non segnalata come invasiva in Europa; comunque non rilasciare mai in natura e smaltire i ritagli in modo responsabile (rifiuto indifferenziato), secondo buone pratiche e linee guida locali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura10–28 °C18–24 °C
pH5.5–7.56.0–7.0
GH1–12 dGH3–8 dGH
KH0–6 dKH1–4 dKH
Conducibilità80–400 µS/cm100–250 µS/cm
LuceBassa–MediaMedia diffusa
CO₂0–20 mg/L10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Bassa–Moderata, costanteMacro leggere; micro regolari
Velocità crescitaLenta–ModerataModerata con CO₂
Posizione consigliataPrimo piano/CentroSu roccia/legno sotto rete
Tipo di propagazioneDivisione, frammentiDivisione di cuscini
Compatibilità con faunaBuona con piccoli pesci e invertebratiEccellente con Caridina/Neocaridina; evitare grandi erbivori
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia