Monosolenium tenerum
Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.
Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto
Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.
In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa dell’Asia meridionale e orientale, con segnalazioni da India nord‑orientale e sub‑himalayana fino a Cina meridionale, Taiwan, Giappone e Sud‑Est asiatico. Habitat tipici: rive ombrose di ruscelli, rocce umide, risaie e canali d’irrigazione, spesso su substrati umidi o periodicamente sommersi. È una specie anfibia che tollera fasi emerse e sommerse. In Europa è coltivata in acquario; non sono note popolazioni naturalizzate stabili all’aperto in UE.
Pianta a tallo (non ha veri fusti e foglie). Il tallo è piatto, carnoso‑fragile, dicotomicamente ramificato, con lobi larghi in genere 5–15 mm; colore verde medio‑scuro, più compatto e spesso in condizioni emerse o con luce moderata. L’altezza del cuscino in acquario arriva a 2–5 cm. Sul lato inferiore sviluppa numerosi rizoi (filamenti per ancoraggio, non radici vere). In acqua forma cuscini sovrapposti che intrappolano facilmente detrito. La riproduzione sessuata (con sporofiti) è rara in acquario; la propagazione è soprattutto vegetativa per frammentazione.
Velocità lenta–moderata. Cresce più velocemente con luce medio‑bassa stabile, disponibilità costante di nutrienti in tracce e CO₂ disciolta; rallenta con temperature alte (>27–28 °C), instabilità dei parametri, accumulo di detriti e ombreggiamento prolungato. In condizioni ottimali può raddoppiare la massa in 4–8 settimane; in condizioni povere la crescita è sensibile e può “sciogliersi”.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Forma tappeti/cuscini aderenti al supporto, ma non si ancora con forza come i muschi: è facile che frammenti si stacchino e galleggino. Non è competitiva contro piante a crescita rapida; teme ombreggiamento diretto. È poco invasiva; si diffonde soprattutto tramite frammenti trasportati dalla corrente o dalla manutenzione. Superfici lisce del tallo favoriscono colonizzazione algale se luce e nutrienti sono squilibrati.
Acqua pulita, moderatamente tenera, con buona ossigenazione e corrente gentile. Luce bassa–media (evitare picchi intensi prolungati). CO₂ non necessaria ma vantaggiosa (10–20 mg/L) per compattezza e crescita. Fertilizzazione leggera ma regolare: macro a basse concentrazioni e micro costanti; evitare accumuli organici. Temperature ideali 18–24 °C; tolleranza ampia ma soffre >27–28 °C. Fotoperiodo 8–10 ore. Ancorare con filo sottile o rete plastica/inox a rocce/legni; rifilare periodicamente per arieggiare il cuscino e rimuovere detriti.
Per divisione/frammentazione: si taglia il cuscino in porzioni di 1–3 cm e si riancora al supporto o sotto rete. L’attecchimento è rapido se il flusso è dolce. La sporulazione (riproduzione sessuata da spore) è rara in acquario e più probabile in coltura emersa; non è una pratica usata dagli hobbisti.
Allestimento della vasca
Migliore come primo piano o centro su roccia/legno, oppure in isolette legate sotto rete per ottenere cuscini netti. Non adatta a sfondo. Evitare zone di forte turbolenza che la sollevano. Ottima in vasche “shrimp‑friendly” e in acquari low‑tech illuminati in modo moderato.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: alghe a pennello/filamentose sul tallo, sfaldamento per eccesso di calore, accumulo di detrito tra i lobi. Prevenzione: 1) luce moderata e costante; 2) nutrienti bilanciati e cambi d’acqua regolari; 3) flusso gentile ma sufficiente a evitare ristagni; 4) potature/rimodellature leggere per arieggiare i cuscini; 5) introduzione di piccoli invertebrati pulitori (es. Caridina) che rimuovono biofilm senza danneggiare la pianta. Evitare trattamenti chimici aggressivi; intervenire con manutenzione meccanica e bilanciamento dei parametri.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata specificamente. Ampiamente distribuita in Asia e comune in coltivazione. Non in CITES; nessuna restrizione UE nota per il commercio. Non segnalata come invasiva in Europa; comunque non rilasciare mai in natura e smaltire i ritagli in modo responsabile (rifiuto indifferenziato), secondo buone pratiche e linee guida locali.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 10–28 °C | 18–24 °C |
pH | 5.5–7.5 | 6.0–7.0 |
GH | 1–12 dGH | 3–8 dGH |
KH | 0–6 dKH | 1–4 dKH |
Conducibilità | 80–400 µS/cm | 100–250 µS/cm |
Luce | Bassa–Media | Media diffusa |
CO₂ | 0–20 mg/L | 10–20 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | Bassa–Moderata, costante | Macro leggere; micro regolari |
Velocità crescita | Lenta–Moderata | Moderata con CO₂ |
Posizione consigliata | Primo piano/Centro | Su roccia/legno sotto rete |
Tipo di propagazione | Divisione, frammenti | Divisione di cuscini |
Compatibilità con fauna | Buona con piccoli pesci e invertebrati | Eccellente con Caridina/Neocaridina; evitare grandi erbivori |
Difficoltà | Principiante–Intermedio | Principiante |
Crediti