Najas indica
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Probabile areale naturale in Asia tropicale e subtropicale: subcontinente indiano (India, Bangladesh, Sri Lanka), Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Malaysia, Indonesia e aree limitrofe della Cina meridionale. Habitat tipico: acque dolci lente o ferme di pianura (stagni, risaie, canali, laghi poco profondi), su fondi limosi o sabbiosi. Tollera variazioni stagionali del livello idrico e può prosperare in acque da mesotrofiche a eutrofiche (ricche di nutrienti). In letteratura e in database di biodiversità sono riportate popolazioni naturalizzate al di fuori dell’areale nativo in regioni tropicali, spesso legate al trasporto antropico.
Erba acquatica interamente sommersa, generalmente annuale in natura. Fusti sottili e fragili, molto ramificati, 20–80(100) cm di lunghezza, con nodi ravvicinati da cui possono originare radici avventizie (radici che si formano sui nodi del fusto). Foglie opposte o in fascetti apparenti, lineari, 10–40 mm di lunghezza e 0,5–2,5 mm di larghezza, apex acuto; margini con fini denticoli (spine minute) e spesso con piccoli aculei lungo la costa inferiore: questi caratteri, insieme al numero di denticoli per lato, aiutano a separare le specie di Najas. Non presenta foglie emerse; fiori minuscoli unisessuali, rari in acquario; frutti (achenî) ellissoidi con parete dura, diagnostici ma poco osservati in coltivazione. Colore dal verde chiaro al verde brillante; tessuti teneri, facilmente soggetti a frammentazione.
Crescita mediamente rapida a rapida in condizioni favorevoli. Può allungare 5–15 cm a settimana con luce media–alta e nutrienti disponibili. La crescita rallenta in luce scarsa, con carenze di azoto o potassio, e in acque molto fredde (<20 °C). Temperature tra 24–28 °C favoriscono la ramificazione fitta; oltre 30 °C può diventare più fragile. La disponibilità di CO₂ non è indispensabile ma migliora densità e robustezza dei rametti.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Competitiva sui nutrienti disciolti (soprattutto nitrati), utile come “filtro” biologico nelle vasche giovani. Forma ciuffi o masse galleggianti se non ancorata; tende a ombreggiare il sottobosco se non potata. I fusti sono fragili e si autodividono: i frammenti attecchiscono facilmente. In acque mosse i filamenti restano più compatti; in acque ferme si espandono orizzontalmente. È appetita da pesci erbivori (es. alcuni ciclidi grandi e poecilidi affamati).
Illuminazione: media–alta (8–10 ore/giorno). Temperatura: 20–30 °C (ottimale 24–28 °C). pH: 6,0–8,0 (meglio 6,5–7,5). Durezza: GH 2–15 dGH, KH 1–10 dKH; tollera acque morbide e mediamente dure. Conducibilità: 100–500 µS/cm (ottimale 150–300). CO₂: opzionale; aggiunte moderate (5–15 mg/L) aumentano la compattezza. Nutrienti: richiede azoto e potassio regolari; microelementi (in particolare ferro) sostengono il verde intenso. Substrato non essenziale: cresce bene ancorata con pesetti o come galleggiante; se piantata, preferisce fondi fini (sabbia/limi). Evitare sbalzi bruschi di temperatura o chimica; acclimatare gradualmente dopo l’acquisto.
Per talea/frammentazione: tagliare porzioni di 10–15 cm e reimpiantare o lasciare galleggiare; i nodi emettono radici rapidamente. La riproduzione sessuata (semi) è rara in acquario. La potatura frequente in cima stimola la cespitosità.
Allestimento della vasca
Ideale come pianta di sfondo in vasche medio-grandi o come massa galleggiante per ombra e rifugio. In acquari per avannotti o gamberetti crea microhabitat protetti. In layout olandese può fungere da cuscino verde di texture fine; in aquascape naturale è utile come pianta “starter” per stabilizzare nutrienti. Tenere spazio tra ciuffi per favorire la circolazione e prevenire ombreggiamenti eccessivi.
Salute e benessere (prevenzione)
Alghe filamentose su apici: spesso luce alta senza nutrienti/CO₂ adeguati; ridurre gradualmente la fotoperiodo (a 7–8 h), potare parti colpite, bilanciare macro e micro. Ingiallimenti diffusi: possibile carenza di azoto; fornire fertilizzazione regolare e cambi d’acqua costanti. Fori/necrosi nelle foglie vecchie: possibile carenza di potassio; aumentare leggermente il K. Apici pallidi: possibile carenza di ferro; integrare microelementi con dosi prudenti. “Meltdown” dopo inserimento: shock da parametri; acclimatazione più lenta e potatura leggera aiutano la ripartenza. Evitare sovraccarichi organici: sifonare detriti, assicurare flusso moderato.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata (NE) per molte popolazioni; non in CITES. Non risultano restrizioni UE specifiche per il commercio di Najas indica. Tuttavia il genere Najas include specie capaci di naturalizzarsi; alcune banche dati segnalano introduzioni fuori areale. Buone pratiche: non rilasciare mai piante o frammenti in corpi idrici naturali; smaltire come rifiuto indifferenziato chiuso in sacco. Verificare eventuali normative locali su specie acquatiche invasive.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–30 °C | 24–28 °C |
pH | 6,0–8,0 | 6,5–7,5 |
GH | 2–15 dGH | 4–10 dGH |
KH | 1–10 dKH | 2–6 dKH |
Conducibilità | 100–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | media–alta | media–alta |
CO₂ | 0–20 mg/L (opzionale) | 5–15 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | bassa–moderata, bilanciata | moderata e costante |
Velocità crescita | media–rapida | rapida |
Posizione consigliata | sfondo o galleggiante | sfondo/galleggiante |
Tipo di propagazione | talee, frammentazione | talee apicali |
Compatibilità con fauna | buona con piccoli pesci e invertebrati; evitare grandi erbivori | ottima per avannotti/gamberetti |
Difficoltà | principiante–intermedio | principiante |
Crediti