Lumaca zebra africana (neritina)

Neritina natalensis

Récluz, 1841

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie della famiglia Neritidae. Il nome accettato in molte banche dati recenti (es. GBIF, parte della letteratura) è Vittina natalensis; in acquariofilia e in alcune fonti è ancora comune il sinonimo Neritina natalensis. Sinonimi storici includono Neritina (Vittina) natalensis. La specie è riconoscibile per il guscio robusto, alto fino a conchiglia subglobosa, con pattern a bande nere oblique su fondo giallo‑marrone (variabile: possono esserci pattern più fitti o interrotti). Attenzione a possibili confusioni commerciali con altre neritine a bande (es. Vittina waigiensis, Clithon spp.): la diagnosi certa richiede confronto morfologico (morfologia = forma e struttura dell’organismo) dettagliato e, se necessario, origine geografica dichiarata.

Distribuzione e habitat

Africa orientale e sudorientale: corsi d’acqua costieri ed estuari dal Kenya e dalla Tanzania al Mozambico fino al Sudafrica (KwaZulu‑Natal). Habitat tipici: tratti inferiori di fiumi e torrenti, zone di marea e lagune con fondi duri (rocce, legni, radici) dove pascola alghe e biofilm (patina di microrganismi e alghe). È euryalina: gli adulti si trovano spesso in acqua dolce, ma tollerano salinità variabile vicino agli estuari. Preferisce acque pulite, ben ossigenate e con moderato movimento.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta 2,0–3,0 cm di diametro del guscio (la maggior parte 2,3–2,8 cm). Crescita lenta in vasche poco mature o povere di alimento naturale. Longevità tipica 2–4 anni, con casi fino a ~5 anni in condizioni stabili e ricche di calcio. Sessi separati ma non dimorfici: non esistono caratteri esterni affidabili per distinguere maschi e femmine a colpo d’occhio.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie totalmente pacifica. Passa la maggior parte del tempo a brucare superfici dure in cerca di alghe e biofilm. Compatibile con gamberetti d’acqua dolce, piccoli pesci pacifici e altre lumache non predatrici. Evitare coinquilini che attaccano i gasteropodi (puffer, molti Botia/Chromobotia, Anentome helena, grandi ciclidi). Può uscire dall’acqua e arrampicarsi: servono coperchio e passaggi cavi sigillati. Non danneggia piante sane; può lasciare capsule d’uova bianche, dure, su arredi e vetri (non schiudono in acqua dolce).

Dieta e alimentazione

Principalmente alghe morbide (diatomee) e biofilm; non controlla efficacemente alghe filamentose lunghe o cianobatteri. In acquario conviene integrare: verdure sbollentate (zucchina, spinacio), alimenti vegetali in pastiglie per invertebrati, foglie di catappa o gel/biscotti specifici ricchi di fibre. Fornire calcio (es. osso di seppia, minerali) per la salute del guscio. Evitare eccessi proteici e avanzi che inquinano. Alimentazione migliore in vasche mature con molte superfici da pascolo.

Allestimento della vasca

Vasca matura con superfici dure (rocce, legni, vetri) colonizzate da alghe e biofilm. Minimo consigliato 30 L per un piccolo gruppo (2–3 esemplari), evitando sovraffollamento: indicativamente 1 lumaca ogni 20–30 L per non esaurire il cibo naturale. Parametri: pH alcalino, GH (durezza totale) e KH (durezza carbonatica) medio‑alti per ridurre erosione del guscio; conducibilità (capacità dell’acqua di condurre elettricità, correlata ai sali disciolti) moderata. Temperatura 22–28 °C. Flusso da lento a moderato con buona ossigenazione; luce bassa‑media per favorire una crescita algale controllata. Substrato sabbioso o ghiaia fine con rocce lisce; evitare spigoli dove possano incastrarsi. Coperchio ben chiuso. Piante tollerate; legni e pietre calcaree possono aiutare a mantenere i minerali.

Riproduzione e dimorfismo

In acqua dolce gli adulti si accoppiano e depongono capsule d’uova bianche e dure su superfici solide. Le larve (veliger) richiedono acqua salmastra o marina per svilupparsi: senza salinità adeguata, in acquario d’acqua dolce le uova non completano il ciclo. In letteratura acquariofila e tecnica sono riportate schiuse e sviluppi in salinità intermedie, ma i valori ottimali variano a seconda dei ceppi e dei protocolli: indicativamente 15–30 ‰ (per mille) con alimentazione planctonica e trasferimenti graduali tra fasi di sviluppo. Dimorfismo sessuale esterno affidabile: non documentato. In pratica, l’allevamento è considerato avanzato e raramente realizzato in ambito domestico.

Salute e benessere (prevenzione)

Stabilità è benessere: evitare sbalzi rapidi di temperatura, pH e salinità. Mantieni nitrati (NO3−) bassi con cambi regolari e filtrazione efficace. Mai usare trattamenti contenenti rame o formalinici non dichiarati sicuri per invertebrati. Acclimata lentamente (gocciolamento) per ridurre lo shock osmotico. Fornisci calcio e durezza adeguati per prevenire erosione e pitting del guscio; correggi corrosioni con miglioramento dei parametri, non con prodotti aggressivi. Assicurati che possano raddrizzarsi se capovolte (arredi non taglienti); controlla periodicamente sotto legni e dietro filtri. Quarantena di nuove introduzioni per evitare parassiti o contaminanti. Evita superfici troppo pulite: una vasca troppo sterile può causare denutrizione.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE) per questa specie nelle principali banche dati al momento della redazione. Il commercio per l’acquariofilia è diffuso; la catena di fornitura comprende sia raccolta in natura sia allevamenti in aree tropicali. Preferire fornitori che dichiarano origine responsabile e pratiche sostenibili. Non è in elenchi CITES né negli elenchi UE delle specie invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014), ma è sempre vietato il rilascio in natura: responsabilità etica e legale. In Italia/UE nessuna restrizione specifica nota per il possesso; rispettare le normative locali e il benessere animale (trasporto, stabulazione). Rischio d’invasività basso nelle acque interne dolci (ciclo larvale richiede salinità), ma la prevenzione del rilascio è obbligatoria.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C23–26 °C
pH7.0–8.57.4–8.2
GH6–20 dGH8–15 dGH
KH3–12 dKH4–8 dKH
Conducibilità200–800 µS/cm300–500 µS/cm
Nitrati (NO3−)0–25 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta2.0–3.0 cm (diametro guscio)2.5–3.0 cm
Vasca minima≥ 30 L≥ 40 L per piccolo gruppo
FlussoLento–moderatoModerato, ben ossigenato
LuceBassa–mediaMedia (per crescita algale controllata)
SubstratoSabbia o ghiaia fine, rocce/legniSuperfici dure ricche di biofilm; apporto di calcio
DietaAlghe e biofilm+ Verdure sbollentate e mangimi vegetali
CompatibilitàComunità pacificaEvitare predatori di invertebrati

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia