Ninfea egiziana, loto tigre (tiger lotus)

Nymphaea lotus

L., 1753

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Nymphaea lotus L. (POWO, WFO). Sinonimi storici includono Castalia lotus (L.) Greene e altri minori; in commercio compaiono nomi come Nymphaea zenkeri (oggi trattato come sinonimo/forma di N. lotus in banche dati tassonomiche moderne). Esistono due entità comunemente citate: la var. lotus (ampia in Africa) e la var. thermalis (popolazione termale relitta in Romania), la cui distinzione formale è discussa in letteratura recente. Nel commercio acquariofilo sono diffusi nomi di fantasia per forme ornamentali (per es. 'Red Tiger Lotus', 'Green Tiger Lotus'); non sono cultivar registrate secondo i codici orticoli e la colorazione dipende da genotipo e condizioni di coltivazione. Da non confondere con Nelumbo nucifera (vero "lotus"), che appartiene a un altro genere e ha morfologia molto diversa.

Distribuzione e habitat

Nativa dell'Africa tropicale e subtropicale, inclusi bacino del Nilo, Africa occidentale e orientale, fino all'Africa australe; presente anche in Madagascar. Habitat tipici: laghi, stagni, paludi e tratti lenti di fiumi, su fondi limoso-argillosi ricchi di materia organica, da acque poco profonde fino a circa 2 m. La popolazione termofila relitta in Romania (Băile Felix) è legata a sorgenti termali. Specie talora coltivata e talvolta naturalizzata localmente in regioni tropicali al di fuori dell'areale originario. Predilige acque calme, leggermente torbide o chiare, con livello variabile durante la stagione.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Idrofita radicata a tubero ovoidale-globoso (spesso venduto come "bulbo"), da cui nasce una rosetta di foglie. Le foglie sommerse sono ovato-ellittiche a margine ondulato, con lunghi petioli flessuosi; in molte forme ornamentali mostrano marezzature o puntinature ('tiger'). Le foglie galleggianti, se presenti, sono quasi circolari con incisura basale e lamina cerosa. Dimensioni in acquario: lamina 8–18 cm, altezza complessiva 20–50 cm (più grande in vasche alte e nutrienti). Fiori notturni, bianco-crema, portati da lunghi peduncoli fino alla superficie; in acquario domestico fiorisce raramente se la vasca è chiusa. Apparato radicale robusto, capace di esplorare il substrato e accumulare riserve nel tubero.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da media a rapida, modulata da luce, nutrienti e temperatura. Substrati ricchi e luce medio-alta accelerano la crescita e la produzione di foglie galleggianti; luce moderata e potature frequenti favoriscono un portamento più compatto. La CO₂ non è indispensabile ma aumenta vigore, dimensioni delle foglie e colorazione rossa/bronzo. Fotoperiodi molto lunghi (>10–11 h) e livelli elevati di azoto possono stimolare l'emissione di foglie galleggianti.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Pianta competitiva per nutrienti nel substrato; può ombreggiare significativamente quando sviluppa foglie galleggianti. Non è invasiva in vasca perché non emette stoloni orizzontali, ma può occupare rapidamente lo spazio verticale. Le foglie tenere sono appetibili per pesci erbivori e grandi lumache. Ombreggia a beneficio di specie che gradiscono luce attenuata, ma può penalizzare piante esigenti in luce sottostanti.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Vasca consigliata da 80–100 L in su. Substrato minerale-organico di 5–8 cm, preferibilmente fine-mediogranulare, con apporto periodico di fertilizzante radicale. Parametri tollerati: temperatura 22–30 °C (ottimo 24–28 °C); pH 6.0–8.0 (ottimo 6.5–7.5); GH 3–15 dGH (ottimo 5–10); KH 2–12 dKH (ottimo 3–6); conducibilità 100–500 µS/cm (ottimo 150–300). Luce medio-alta; fotoperiodo 8–10 ore. CO₂ opzionale (10–20 mg/L consigliati per colori intensi). Fertilizzazione bilanciata: macroelementi (N, P, K) e microelementi (Fe, tracce) in colonna, con enfasi sull'alimentazione radicale. Posizionare il tubero per 1/3–1/2 fuori dal substrato per prevenire marciumi. Rimuovere regolarmente le foglie più vecchie e le eventuali foglie galleggianti se si desidera contenere l'ombreggiamento.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per divisione del tubero: attendere che sviluppi almeno due-tre apici vegetativi; estrarre con cura, dividere con lama pulita, disinfettata, in porzioni ciascuna con un apice e radici, e ripiantare con il tubero parzialmente esposto. Talvolta il tubero madre produce piccoli tuberetti laterali che possono essere separati quando portano foglioline. Da seme: possibile solo con fioritura e impollinazione riuscite (più comune in vasche aperte/serre); germinazione in acque tiepide e poco profonde, poi trapianto dei giovani tuberi. In acquario domestico la via più pratica è la divisione del tubero.

Allestimento della vasca

Elemento focale da centro o sfondo di vasche medie e grandi. Lasciare spazio libero sopra per l'eventuale crescita verticale. In scapes naturali può creare chiaroscuri utili per pesci timidi. Evitare di collocarla troppo vicina a piante minute o molto esigenti in luce. In vasche aperte può emettere foglie galleggianti decorative; in vasche chiuse, potare per evitare contatto con coperchi e condensa.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe su foglie lente: aumentare leggermente movimento d'acqua e rimuovere manualmente le foglie più vecchie; evitare eccessi di luce senza nutrienti adeguati. Ingiallimenti e nervature verdi: probabile carenza di ferro; assicurare microelementi regolari a dosi prudenti. Fori e necrosi marginali: carenza di potassio; integrare K nel regime fertilizzante. Arresto di crescita o marciume del tubero: tubero interrato troppo in profondità o substrato anossico; ripiantare con tubero parzialmente esposto in substrato arieggiato. Foglie galleggianti eccessive: ridurre fotoperiodo e azoto disponibile, potare i piccioli lunghi alla base.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Specie ampiamente diffusa; non elencata in CITES. Valutazioni IUCN sono assenti o indicano basso rischio a livello di specie, mentre popolazioni locali (es. var. thermalis in Romania) sono protette a livello nazionale e in siti Natura 2000. In UE/Italia non risulta in elenchi di specie esotiche invasive di rilevanza unionale; tuttavia, in acque termali o climi miti può naturalizzarsi. Etica e normativa: non rilasciare mai esemplari o parti vitali (tuberi, semi) in ambiente; smaltire i residui vegetali in modo responsabile.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura22–30 °C24–28 °C
pH6.0–8.06.5–7.5
GH3–15 dGH5–10 dGH
KH2–12 dKH3–6 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucemedia–altaalta senza eccessi; 8–10 h
CO₂0–25 mg/L15–20 mg/L
FertilizzazioneN 5–20 mg/L; P 0,2–2,0 mg/L; K 5–20 mg/L; Fe 0,05–0,1 mg/LFondo ricco + micro regolari
Velocità crescitamedia–rapidarapida in condizioni ricche
Posizione consigliatacentro/sfondo; possibili foglie galleggianticentro come punto focale
Tipo di propagazionedivisione del tubero; semi (raro)tubero con 2–3 apici
Compatibilità con faunacomunità pacificaevitare erbivori e grandi Pomacea
Difficoltàprincipiante–intermediointermedio per gestione ombra

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia