ninfea africana; ninfea a fiore piccolo

Nymphaea micrantha

Guill. & Perr., 1832

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata in Nymphaea micrantha (fam. Nymphaeaceae) secondo i principali repertori tassonomici moderni (POWO, WFO). Autori: Guillemin & Perrottet. In commercio acquariofilo può essere talvolta confusa con Nymphaea lotus (talora venduta come “tiger lotus”), che è diversa per morfologia del bulbo e per i fiori. N. micrantha presenta foglie spesso variegate/marmorizzate e fiori più piccoli (da cui l’epiteto “micrantha”). Sono riportate variazioni morfologiche intra‑specifiche legate ad areale e condizioni ambientali; è possibile anche la circolazione di ibridi o linee orticole. In caso di dubbio, confrontare fiori, presenza/assenza di bulbo, e inserzione delle foglie sul (fusto sotterraneo orizzontale, modificato).

Distribuzione e habitat

Africa tropicale subsahariana, con nucleo in Africa occidentale e centrale (piane alluvionali, paludi stagionali, laghi e lagune interne a bassa profondità, bracci morti di fiumi a corrente lenta). Vegeta in acque calde, debolmente correnti o ferme, su fondali limoso‑argillosi ricchi di sostanza organica. Quote per lo più di pianura fino a circa 800–1000 m s.l.m. La specie tollera variazioni stagionali del livello idrico e colonizza ambienti inondati periodicamente.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta acquatica perenne con apparato radicale fascicolato che origina da un breve (fusto sotterraneo orizzontale, modificato). Le foglie sono longamente picciolate (: stelo che collega la base al ), emergono singolarmente dal rizoma e possono restare sommerse o raggiungere la superficie. Lamina rotondeggiante‑cordata con seno basale più o meno profondo; margine intero; consistenza coriacea nelle foglie galleggianti. Colore dal verde al bruno‑olivaceo con frequente marezzatura/marmorizzatura porpora. Diametro tipico della lamina in acquario 8–20 cm (può superare 25 cm in condizioni ottimali). I fiori, solitari, diurni, emergono sopra la superficie su lunghi peduncoli: perigonio con petali bianchi‑lilla chiaro, più piccoli di molte altre ninfee tropicali (carattere diagnostico). Frutto capsulare, semi piccoli; in natura può presentare (formazione di piantine su foglie o infiorescenze).

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio‑rapida con fondo fertile, luce medio‑alta e acqua calda. Fattori chiave: disponibilità di nutrienti nel substrato (specie marcata “root‑feeder”), ferro e micronutrienti per mantenere colorazioni e vigore, fotoperiodo 8–10 ore. Carenze di macro (azoto, potassio) riducono il numero e la taglia delle foglie; luce debole induce internodi/piccioli più lunghi e rapido sviluppo di foglie galleggianti. Stabilità dei parametri accelera l’acclimatazione; sbalzi termici e trapianti possono causare perdita temporanea delle foglie più vecchie.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In vasca tende a espandersi radialmente e a emettere foglie verso la superficie; se lasciata indisturbata, può coprire parzialmente la colonna d’acqua creando ombra. Competitiva nella captazione dei nutrienti dal fondo; può inibire piante basse per ombreggiamento. Non è invasiva in acquario ma richiede gestione delle foglie galleggianti e rimozione degli stoloni/plantule se presenti. Ben tollerata dalla maggior parte della fauna, ma specie erbivore possono danneggiare le foglie tenere.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Vasca consigliata: da 80 L in su, meglio 100+ L per contenere il diametro della rosetta. Fondo: strato nutritivo maturo o pastiglie fertilizzanti presso il rizoma; granulometria 1–5 mm; non interrare la corona del rizoma per evitare marciumi. Temperatura 22–30 °C (ottimale 24–28 °C). pH 5.5–7.5 (ottimale 6.5–7.2). Durezza totale (GH) 2–15 dGH; KH 1–8 dKH. Conducibilità 80–500 µS/cm (ottimale 150–300). Luce medio‑alta; fotoperiodo 8–10 h. CO₂ facoltativa: migliora compattezza e crescita ma non è indispensabile. Nutrizione: apporti costanti di macro e micro; ferro misurabile 0,05–0,1 mg/L utile per mantenere colorazioni. Ricambio d’acqua regolare (25–40% settimanale) per limitare accumuli organici. Potare alla base le foglie che puntano alla superficie se si desidera mantenerla “bassa”; lasciare alcune foglie galleggianti se si vuole favorire la fioritura.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Tre vie principali: 1) Divisione del (fusto sotterraneo orizzontale): si separa con attenzione una porzione con almeno 1–2 gemme e radici, re‑impiantandola poco profonda. 2) (sviluppo di plantule su foglie/infiorescenza): quando le piantine hanno 4–5 foglioline e radichette proprie, si staccano con forbici pulite e si piantano. 3) Semi: possibile dopo fioritura e maturazione del frutto; in acquario domestico è rara e richiede vasca dedicata e acqua calma. In tutte le tecniche, usare strumenti puliti e ridurre il disturbo al rizoma; evitare trattamenti chimici.

Allestimento della vasca

Posizionamento come pianta focale di centro‑sfondo in vasche medio‑grandi; lasciare spazio libero sopra per eventuali foglie galleggianti. Ottima in layout "nature" o biotopi africani a corrente lenta. Abbinare a piante toltofile di media altezza che tollerano ombra leggera (es. Anubias) ai margini della sua proiezione. Evitare il primo piano e i nano‑acquari. Con fauna, evitare grossi erbivori (es. carassi, alcuni ciclidi) che rosicchiano le foglie.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe su foglie larghe: aumentare ricambi, migliorare circolazione, rimuovere manualmente le foglie molto colonizzate e bilanciare luce/nutrienti. Foglie clorotiche/giallastre: possibile carenza di ferro o micro; integrare con moderazione e costanza. Fori/necrosi marginali: possibile carenza di potassio; aumentare leggermente il K mantenendo nitrati e fosfati nel range. Foglie che corrono in superficie precocemente: eccesso di luce o nutrienti in colonna; potare le foglie lunghe e rafforzare nutrizione di fondo per favorire quelle sommerse. Marciumi alla base: corona del rizoma interrata troppo in profondità; rialzare leggermente l’impianto. Dopo il trapianto è normale una perdita di foglie vecchie: mantenere stabilità e non sovrapotare.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE) per la specie nei principali elenchi consultati; ampiamente distribuita localmente nell’areale africano. Non inclusa nelle appendici CITES. In UE non è elencata nelle liste di specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014). In climi tropicali extra‑areali può naturalizzarsi in acque calme: gestione responsabile e divieto di rilascio in natura. Acquistare da fornitori affidabili per ridurre il rischio di specie/ibridi non dichiarati.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroIntervalloOttimale
Temperatura22–30 °C24–28 °C
pH5.5–7.56.5–7.2
GH2–15 dGH4–10 dGH
KH1–8 dKH2–5 dKH
Conducibilità80–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucemedia–altamedio‑alta
CO₂0–30 mg/L (facoltativa)10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)moderata–altaalta nel fondo + micro costanti in colonna
Velocità crescitamedia–rapidarapida con fondo ricco e luce intensa
Posizione consigliatacentro/sfondo, foglie talvolta galleggianticentro‑vasca in layout aperti
Tipo di propagazionedivisione del rizoma, viviparia, semidivisione/viviparia
Compatibilità con faunabuona con pesci e invertebrati pacificievitare grossi erbivori (carassi, alcuni ciclidi)
Difficoltàprincipiante–intermediointermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia