Ghiozzo padano (Ghiozzo di Bonelli), Bonelli’s goby

Padogobius bonelli

Bonaparte, 1846

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Padogobius bonelli è un gobide d’acqua dolce della famiglia Gobiidae. In letteratura si trova una storia nomenclaturale complessa: il nome Padogobius martensii (Günther, 1861) è stato usato diffusamente in passato per popolazioni padane, ma diversi repertori attuali (p.es. FishBase, WoRMS) trattano P. martensii come sinonimo più recente di P. bonelli. Alcune fonti locali conservano l’uso tradizionale; è bene fare attenzione al contesto. Il congenere Padogobius nigricans occupa bacini dell’Italia centrale (Tevere e affini) ed è distinto. La specie non è anadroma né salmastra; è tipicamente dulciacquicola. Terminologia: SL indica “lunghezza standard” (punta del muso–inizio della caudale), TL indica “lunghezza totale” (punta del muso–fine della caudale).

Distribuzione e habitat

Nativo dei bacini che defluiscono nell’Adriatico dell’Italia settentrionale (in particolare bacino del Po e affluenti principali) e dei tratti transfrontalieri collegati (p.es. Isonzo/Soča). Presente in torrenti e fiumi piccoli–medi di pianura e collina, talvolta nelle zone litorali sassose di laghi con acque correnti. Habitat tipico: fondali di ghiaia e ciottoli, acqua limpida e ben ossigenata, corrente moderata–sostenuta, profondità bassa–media. Evita substrati fangosi persistenti e acque eutrofiche. Le segnalazioni fuori bacino sono spesso dovute a trasferimenti involontari (p.es. come pesce esca); tali movimenti non sono etici né legali senza autorizzazioni.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia modesta: femmine di solito 6–7 cm TL, maschi fino a 9–10 cm TL (tipicamente 7–8 cm TL). Corpo tozzo da gobide, con pinne pelviche fuse a formare un “disco” adesivo utile a restare sul fondo in corrente. Vita media 3–4 anni in natura; in acquario, con buone condizioni e stagionalità termica, simile. Maturità sessuale generalmente entro il secondo anno. Colorazione brunastra mimetica con macchie; maschi riproduttori più scuri con riflessi blu sulle dorsali.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie bentonica e diurna, tendenza reofila (ama la corrente). Pacifica verso pesci non simili, ma i maschi diventano territoriali in stagione riproduttiva, difendendo caverne sotto pietre. In vasca conviene mantenere un harem (1 maschio con 2–3 femmine) e più rifugi visivi. Compatibilità: buoni compagni sono piccoli ciprinidi temperati europei non aggressivi (p.es. vaironi e alborelle allevati legalmente) e specie da fondo robuste e pacifiche. Evitare shrimps nani e microfauna, che possono essere predati. Non mescolare specie autoctone di bacini diversi per evitare rischi ecologici/etici.

Dieta e alimentazione

Invertivoro. In natura consuma larve di insetti (efemerotteri, tricotteri, chironomidi), piccoli crostacei e anellidi; occasionalmente uova. In acquario accetta volentieri cibo vivo e surgelato (chironomus, daphnia, artemia, mysis tritate), e può adattarsi a mangimi granulari/pellet affondanti di alta qualità. Offrire porzioni piccole ma frequenti (2–3 volte/die) e varietà per coprire micronutrienti. Non è un erbivoro: gli alimenti vegetali hanno ruolo marginale.

Allestimento della vasca

Vasca minima per un harem: 80 L con ampia base (almeno 75×35 cm). Fondo di sabbia grossolana o ghiaia fine con molti ciottoli e pietre piatte formando cavità. Filtrazione efficiente e flusso moderato–forte con buona ossigenazione; aggiungere pompe di movimento se serve. Temperature temperate con stagionalità: inverno 8–12 °C, primavera–estate 14–22 °C; evitare periodi prolungati >24–25 °C. Illuminazione bassa–media; piante non indispensabili, ma si possono usare specie robuste da acque fresche (Vallisneria, Potamogeton) fissate bene. Coperchio consigliato: occasionali salti sono possibili. Acqua: pH circa neutro o leggermente alcalino (6,8–8,0), GH (durezza generale) 5–15 °dGH, KH (alcalinità) 3–10 °dKH, conducibilità 200–600 µS/cm. Nitrati bassi.

Riproduzione e dimorfismo

Riproduttore cavernicolo. In primavera, con risalita termica e fotoperiodo crescente, il maschio sceglie una pietra con cavità, la pulisce e corteggia. La femmina depone uova adesive sotto la pietra; il maschio le feconda, poi ventila e difende il nido fino alla schiusa. Numero di uova variabile con la taglia (centinaia, tipicamente 150–500). Schiusa in circa 7–12 giorni a 18–20 °C (più lenta al freddo). Le larve sono pelagiche e minuscole: l’allevamento è impegnativo e richiede microplancton (rotiferi, infusori) e poi naupli di Artemia; acqua estremamente pulita e flusso gentile. Dimorfismo: maschi più grandi, testa più massiccia, colorazioni più scure e pinne dorsali con riflessi blu in stagione; femmine più snelle con ovopositore visibile da gravide.

Salute e benessere (prevenzione)

- Stabilità prima di tutto: zero ammoniaca e nitriti, nitrati idealmente <10 mg/L; cambi d’acqua regolari (30–50%/sett.) e filtro maturo. - Ossigeno alto: flusso e movimento superficiale costanti; in estate raffrescare l’ambiente e schermare la vasca. - Quarantena di nuovi pesci e cibi vivi per 3–4 settimane; strumenti dedicati per evitare cross-contaminazioni. - Arredo “sicuro”: pietre stabili su vetro, poi sabbia/ghiaia attorno, per prevenire frane e schiacciamenti. - Dieta varia per prevenire carenze; evitare sovralimentazione che inquina e stressa. - Minimo disturbo durante la guardia del nido: lo stress può causare abbandono delle uova. - Evitare manipolazioni a mani asciutte; usare retini morbidi e recipienti, non inseguire a lungo sul fondo.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: verosimilmente “Least Concern” a scala globale grazie all’ampia presenza nei bacini dell’Italia settentrionale, ma con pressioni locali (alterazioni idromorfologiche, inquinamento, sottrazione d’acqua, specie alloctone). Non in CITES. Non è elencata nell’elenco dell’Unione europea delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. La cattura in natura può essere vietata o regolamentata a livello regionale/nazionale: informarsi sempre prima di qualunque prelievo; per l’acquariofilia privilegiare esemplari allevati e non trasferire mai pesci tra bacini. Non rilasciare mai organismi vivi in natura. Evitare ibridazioni o introgressioni con specie/congeneri di altri bacini mantenendo popolazioni rigorosamente separate.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura8–24 °C (con stagionalità)14–20 °C; inverno 8–12 °C
pH6,5–8,27,2–7,8
GH4–18 °dGH6–12 °dGH
KH3–12 °dKH4–8 °dKH
Conducibilità150–700 µS/cm250–500 µS/cm
Nitrati0–25 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta6–10 cm TLF 6–7 cm TL; M 8–10 cm TL
Vasca minima60–100 L80 L per 1M + 2–3F
FlussoModerato–forteForte, ben ossigenato
LuceBassa–mediaMedia diffusa
SubstratoSabbia–ghiaia con ciottoliGhiaia/sabbia con molte pietre piatte
DietaCarnivoro invertivoroVivo/surgelato vario + pellet affondanti
CompatibilitàSpecie temperate non aggressiveHarem monospecifico o con piccoli ciprinidi europei

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia