Pleco tigre

Peckoltia vittata

Steindachner, 1881

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Ordine Siluriformes; famiglia Loricariidae; sottofamiglia Hypostominae; tribù Ancistrini; genere Peckoltia. Descritta come Chaetostomus vittatus (sinonimia storica), oggi accettata come Peckoltia vittata. Specie dal pattern a bande scure su fondo più chiaro, variabile tra popolazioni. Nella filiera acquariofila è talvolta venduta con codici L-number (p.es. L015), che però possono includere specie affini: la determinazione corretta richiede prudenza. I termini SL (Standard Length) e TL (Total Length) indicano rispettivamente la lunghezza dal muso alla base della caudale e la lunghezza totale fino all’estremità della coda.

Distribuzione e habitat

Bacino dell’Amazzonia (Brasile), soprattutto tratti medio-inferiori del sistema principale e affluenti maggiori. Abita corsi d’acqua da piccoli a medi con corrente moderata, fondi di sabbia/ghiaia e numerosi legni sommersi e rocce. L’acqua è in genere da tenera a mediamente dura, con pH acido-neutro; spesso limpida e ben ossigenata. Segnalazioni in Guiana francese e paesi vicini potrebbero riferirsi a specie simili e sono considerate da confermare. Habitat tipico: margini ripariali ombreggiati, rifugi sotto legni e tra massi, dove raschia biofilm e piccoli organismi.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta 8–12 cm SL (circa 10–14 cm TL), con variabilità tra popolazioni. Corpo corazzato con bocca a ventosa, adattata all’adesione ai substrati in corrente. Aspettativa di vita in acquario 8–12 anni con cure adeguate (acqua pulita, dieta varia, stress ridotto). Crescita moderata: raggiunge la maturità in ~18–24 mesi.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie prevalentemente crepuscolare-notturna. Pacifica verso altre specie di fondo di taglia simile, ma i maschi possono essere territoriali tra loro, soprattutto in presenza di poche tane. Meglio allevarla in coppia o piccolo harem (1 maschio con 2–3 femmine) con rifugi multipli. Compatibile con caracidi tranquilli, piccoli ciprinidi, pesci matita, rasbore e pesci arcobaleno di dimensione adeguata; evitare ciclidi aggressivi o grandi predatori. Non è un pesce “pulitore” risolutivo delle alghe dure: considera la sua necessità di spazio e rifugi come prioritaria.

Dieta e alimentazione

Onnivoro bentivoro: in natura raschia aufwuchs (patina di alghe, batteri e microinvertebrati) e ingerisce piccoli crostacei, larve, detrito organico. In acquario offrire una base vegetale (pastiglie per loricaridi con spirulina, verdure sbollentate come zucchina, cetriolo, peperone), integrata 2–3 volte a settimana con proteine di qualità (gamberetto, chironomus, granuli proteici affondanti). Lasciare sempre disponibile legno di mangrovia/red moor: non è un vero “mangiatore di legno” come Panaque, ma il fibre del legno aiutano digestione e comportamento di raschiamento. Evitare eccessi proteici continuativi che possono favorire steatosi e gonfiori. Alimentare preferibilmente al calare della luce, distribuendo il cibo in più punti.

Allestimento della vasca

Per un piccolo gruppo si consiglia vasca da almeno 80–100 cm di lunghezza (90–150 L); per un singolo esemplare, 60–80 cm (60–90 L) possono bastare, ma più spazio riduce conflitti. Layout con molti rifugi: legni ramificati, grotte di ardesia/terracotta di varie misure (almeno una per individuo), rocce stabili e zone d’ombra. Substrato di sabbia fine o ghiaia arrotondata; foglie secche (catappa, quercia) opzionali per copertura e alimento microbico. Corrente moderata e acqua ben ossigenata con filtrazione sovradimensionata; utile una pompa di movimento. Illuminazione bassa-media, magari schermata con piante galleggianti. Parametri consigliati: temperatura 24–28 °C (ottimo 26–27 °C); pH 6.0–7.4 (ottimo 6.3–6.8); durezza generale GH 2–12 °d (ottimo 3–8 °d), durezza carbonatica KH 0–6 °d (ottimo 1–3 °d); conducibilità 50–250 µS/cm (ottimo 80–150 µS/cm). Nitrati <20 mg/L, idealmente <10 mg/L. Vasca matura con biofilm disponibile.

Riproduzione e dimorfismo

Riproduttore cavernicolo tipico degli Ancistrini. Il maschio occupa e difende una tana stretta; la femmina vi depone 30–80 uova adesive che il maschio ventila e custodisce. Incubazione 5–7 giorni a 26–27 °C; gli avannotti riassorbono il sacco vitellino in altri 5–7 giorni e poi accettano micro-alimenti vegetali/proteici (compresse polverizzate per loricaridi, spirulina, naupli di Artemia in piccole quantità). Dimorfismo: maschi con testa più larga, odontodi pettorali e laterali più sviluppati, odontoidi interoperculare più evidenti; femmine più tozze con addome pieno in stagione. Nota: l’identificazione incerta nel commercio può portare a incroci non desiderati tra specie affini; mantenere e riprodurre solo linee identificate con cura.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione si basano su stabilità e ossigenazione: mantenere corrente e scambio gassoso elevati, evitare sovraffollamento e sbalzi rapidi di temperatura o pH. Quarantena di 3–4 settimane per i nuovi arrivi e acclimatazione lenta. Evitare substrati taglienti che possono danneggiare i barbigli e favorire infezioni. Dieta varia con prevalenza vegetale e fibra (legno) per prevenire problemi intestinali; alternare i giorni proteici. Monitorare nitrati e conducibilità per cogliere accumuli di inquinanti; cambi d’acqua regolari 30–50% settimanali secondo carico organico. Limitare l’uso di prodotti contenenti rame in vasche con loricaridi. Osservare segnali di stress (respiro accelerato, colore spento, rifiuto del cibo) e correggere prima di tutto i fattori ambientali.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE) alla data più recente disponibile. Non elencata in CITES. Specie diffusa nel commercio acquariofilo, spesso come cattura selvatica dal Brasile; l’export è soggetto alla normativa del Paese d’origine. In UE non è elencata tra le specie invasive di preoccupazione (Reg. UE 1143/2014), né risultano restrizioni specifiche oltre alle norme generali su benessere, tracciabilità e biosicurezza. Minacce ambientali potenziali includono modifiche idrologiche (dighe), sedimentazione e inquinamento in alcuni bacini amazzonici. Scelte etiche: preferire esemplari riprodotti in cattività quando disponibili, evitare acquisti impulsivi e garantire condizioni di trasporto e stabulazione adeguate.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–28 °C26–27 °C
pH6.0–7.46.3–6.8
GH2–12 °dGH3–8 °dGH
KH0–6 °dKH1–3 °dKH
Conducibilità50–250 µS/cm80–150 µS/cm
Nitrati (NO3-)< 20 mg/L< 10 mg/L
Taglia adulta8–12 cm SL (≈10–14 cm TL)9–10 cm SL
Vasca minima60–120 L≥100 L per piccolo gruppo
FlussoModerato–sostenutoModerato con aree a corrente viva
LuceBassa–mediaBassa, con ombre/galleggianti
SubstratoSabbia o ghiaia fine con legni/rocceSabbia fine + molti legni e grotte
DietaOnnivoro bentivoroBase vegetale + biofilm, proteine 2–3×/settimana
CompatibilitàPacifico; territoriale con conspecificiComunità calma; 1♂ con 2–3♀

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia