Pogostemon erectus
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa dell’India peninsulare, con segnalazioni robuste nei Ghati Occidentali (es. Maharashtra, Goa, Karnataka). Habitat tipici: superfici lateritiche e radure erbose soggette a piogge monsoniche, sponde di ruscelli lenti e pozze effimere. Vive come annuale o perenne breve in ambienti stagionali: durante i monsoni può restare sommersa, poi fiorisce quando il livello dell’acqua si ritira. Acque generalmente tenere o medio-mineralizzate, da debolmente acide a neutre, con buona luminosità e substrati sabbiosi o limosi poveri di calcio.
Pianta a fusto eretto, 15–40+ cm in acquario, con portamento denso se ben illuminata. Foglie strette, lineari, 1–2 mm di larghezza e 2–5 cm di lunghezza, disposte in verticilli (anelli di più foglie) ai nodi, conferendo un aspetto simile a un piccolo cipresso. Colore verde chiaro-brillante; in condizioni ottimali assume tonalità vivaci e internodi corti. Il fusto è relativamente rigido; radici avventizie possono comparire ai nodi, specialmente dopo le potature. In fase emersa sviluppa fusti più robusti e infiorescenze a spiga; in acquario la fioritura è rara. L’apparato radicale è fine, espanso ma non profondo, e beneficia di un substrato stabile e ossigenato.
Velocità lenta–media; in avvio può essere lenta per la conversione da coltivazione emersa a submersa. Fattori chiave: luce medio-alta, CO₂ stabile, nutrienti bilanciati. Temperature oltre 28 °C e durezza molto elevata tendono ad allungare gli internodi e ridurre la densità. Buona circolazione previene zone d’ombra e depositi sulle foglie sottili. Sotto luce scarsa la pianta si spoglia alla base e tende a filare.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Forma cespugli compatti se cimata regolarmente; senza potatura cresce verso la superficie e può ombreggiare il retrostante. Competitività moderata: non invasiva, ma può occupare spazio verticale rapidamente in condizioni favorevoli. La chioma fine è sensibile all’accumulo di detriti e alla colonizzazione di alghe filamentose in caso di squilibri. Non produce stoloni; dopo le potature emette getti laterali dai nodi.
Luce: medio–alta, uniforme su tutto il gruppo. CO₂: consigliata (stabile), utile per internodi corti e foglie fitte. Acqua: pH 5,8–7,6 (ottimale 6,2–7,0), GH 2–12 dGH (ottimale 4–8), KH 1–6, conducibilità 100–400 µS/cm (ottimale 150–300). Temperatura 20–28 °C (ottimale 22–26). Substrato: fine e pulito, con buona ossigenazione; gradisce nutrienti anche dal fondo ma assorbe molto dalla colonna d’acqua. Nutrizione: apporto regolare di macro e micro; mantenere nitrati e fosfati non a zero per evitare stasi e alghe. Manutenzione: potature di contenimento e reimpianto delle cime; cambi d’acqua regolari (es. 30–50% settimanali) per stabilità chimica. Evitare sbalzi bruschi di CO₂, luce o temperatura durante la fase di adattamento.
Per talea di fusto: tagliare sopra un nodo e ripiantare la cima; il segmento radica facilmente. I tratti basali emettono germogli laterali che possono diventare nuove talee. In coltura emersa può produrre semi, ma la semina è rara e non usata in acquariofilia.
Allestimento della vasca
Migliore resa come pianta da centro–sfondo, in gruppi di 5–15 steli distanziati 2–4 cm per favorire luce e circolazione. In vasche nano può fungere da punto focale sullo sfondo. Ottimo contrasto con piante a foglia larga o rosse (es. Alternanthera, Rotala rosse). Evitare il primissimo piano: la tessitura fine richiede spazio per esprimersi. Ideale in layout naturali e olandesi per creare masse verdi “a pennello”.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Allungamento e spoglio basale: aumentare la luce e la densità delle potature; assicurare CO₂ stabile. 2) Apici deformi o blocco della crescita: spesso legato a squilibri di microelementi (Fe/Mn) o calcio; stabilizzare i parametri e fornire una fertilizzazione completa e costante. 3) Clorosi delle foglie giovani: indicativa di carenze di micro; integrare con moderazione e continuità. 4) Alghe filamentose sulle foglie fini: ridurre accumulo di detriti, migliorare flusso, sincronizzare luce–CO₂–nutrienti; rimozione manuale tempestiva. 5) “Melt” post-acquisto: normale conversione da emerso a sommerso; potare parti danneggiate e garantire condizioni stabili. Sempre quarantena preventiva delle piante per evitare organismi indesiderati.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutato (dato mancante). Non elencata in CITES. Non risulta nella lista UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Rischio ecologico in esterno in UE temperata basso, ma non rilasciare mai organismi o acqua di acquario in natura. Provenienza commerciale per lo più da coltivazioni: preferire fornitori affidabili per ridurre la raccolta in habitat naturali.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–28 °C | 22–26 °C |
pH | 5,8–7,6 | 6,2–7,0 |
GH | 2–12 dGH | 4–8 dGH |
KH | 1–6 dKH | 2–4 dKH |
Conducibilità | 100–400 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | Media–alta | Alta, uniforme |
CO₂ | Facoltativa ma consigliata | 20–30 mg/L, stabile |
Fertilizzazione (macro/micro) | Regolare | Bilanciata; NO₃ 10–20 mg/L, PO₄ 0,5–2 mg/L, K 10–20 mg/L; micro costanti |
Velocità crescita | Lenta–media | Media |
Posizione consigliata | Centro–sfondo | Sfondo medio |
Tipo di propagazione | Talea di fusto | Talea apicale/laterale |
Compatibilità con fauna | Buona con comunità e caridine | Evitare grandi erbivori |
Difficoltà | Principiante–intermedio | Intermedio |
Crediti