Potamogeton gayi
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa del Cono Sud dell’America: documentata in Cile e Argentina, con segnalazioni in regioni limitrofe dell’Uruguay e del sud del Brasile. Frequenta acque dolci ferme o a lento corso (laghi, lagune, canali, fossi, tratti calmi di fiumi), da poca profondità fino a circa 1–2 m. Preferisce acque relativamente chiare, da debolmente a moderatamente dure, substrati da sabbiosi a limoso-organici, corrente leggera e temperature temperate. In Europa è segnalata sporadicamente in coltivazione e talora naturalizzata localmente, ma non è ampiamente insediata.
Pianta acquatica per lo più completamente sommersa, con fusti flessibili, ramosi, che in condizioni favorevoli possono superare 50–80 cm. Possiede un rizoma sottile dal quale nascono fusti aerei e radici avventizie. Le foglie sono lineari-lanceolate, morbide e translucide, tipicamente 3–12 cm di lunghezza e 2–6 mm di larghezza, con nervatura mediana evidente; inserzione alterna lungo il fusto, con stipole guainanti ai nodi. Foglie galleggianti assenti o rare. Le infiorescenze sono piccole spighe emergenti con fiori ridotti, prodotte solo in acque basse e calme o in coltivazione emersa. In acquario forma ciuffi densi per accestimento laterale dai nodi e per ramificazioni apicali.
Velocità da media a veloce con luce da media ad alta, apporto di CO₂ e disponibilità di nutrienti. La crescita rallenta oltre ~24–26 °C o con luce scarsa. Sensibile alle oscillazioni brusche di temperatura e chimica dell’acqua: acclimatazione graduale riduce fenomeni di deperimento iniziale. In acque fredde (12–16 °C) sopravvive ma cresce lentamente; il massimo vigore si osserva in regime temperato (18–22 °C).
Comportamento e compatibilità con altri animali
In vasca tende a colonizzare lo spazio verticale e laterale, generando steli densi che possono ombreggiare piante basse. Competitività media: se ben nutrita e illuminata, può sottrarre nutrienti alle vicine e richiede potature per mantenere il flusso e la luce. Non è invasiva in acquario, ma può propagarsi rapidamente in vasche ricche di nutrienti. Raramente fiorisce in immersione; la fioritura è più probabile in coltivazione emersa o in acque molto basse e tranquille.
Illuminazione da media ad alta (fotoperiodo 8–10 h) con buona penetrazione; evitare ombreggiamento prolungato. CO₂ non indispensabile ma consigliata (migliora densità fogliare e resistenza alle alghe). Nutrizione: assorbe sia dal substrato sia dalla colonna d’acqua; utile un fondo con materia organica stabile e integrazioni di macro (macroelementi: N, P, K) e micro (microelementi, inclusi ferro e tracce) in colonna, dosate in modo regolare. Acqua: pH 6.0–7.8; GH 3–15 °dH; KH 1–8 °dH; conducibilità 80–500 µS/cm. Temperatura 12–26 °C (ottimale 18–22 °C). Flusso lieve-moderato favorisce foglie pulite. Piantumazione: interrare delicatamente la base dello stelo (2–3 cm) in sabbia fine o ghiaia sottile, distanziando gli steli 3–5 cm per favorire l’arieggiamento. Evitare sbalzi termici e chimici durante i cambi (20–30% settimanali).
Principalmente per talea degli apici: recidere porzioni di 10–15 cm con almeno 3–4 nodi e ripiantare. Emissione di radici avventizie dai nodi facilita l’attecchimento. Possibile la divisione del rizoma se ben sviluppato, separando sezioni con gemme attive. In natura può formare gemme svernanti (turioni) in risposta al freddo; in acquario è raro ma, se presenti, si possono staccare e far maturare in acqua temperata.
Allestimento della vasca
Indicata come pianta da sfondo in vasche medie e grandi (≥80 L). In layout naturalistici crea cortine verdi morbide; utile come filtro vegetale in vasche con pesci vivaci. Evitare l’abbinamento ravvicinato con piante tappezzanti esigenti di luce, che potrebbero essere ombreggiate. Si integra bene con piante a foglia larga a metà vasca che spezzano la colonna e riducono l’effetto “muro”.
Salute e benessere (prevenzione)
Alghe filamentose su foglie sottili: aumentare ricircolo, ottimizzare CO₂, mantenere rapporto N:P equilibrato e rimuovere manualmente i filamenti; ridurre accumuli organici con sifonature leggere. Clorosi (ingiallimento giovane): possibile carenza di ferro o micro; correggere la fertilizzazione in modo graduale. Foglie forate: carenze di potassio o predazione; verificare equilibrio dei macro e la fauna (evitare pesci erbivori). “Melt” post-acquisto: evitare shock osmotici e luminosi; acclimatazione lenta e luce moderata la prima settimana. Evitare trattamenti chimici generici contro alghe o lumache: possono danneggiare la pianta e la fauna utile.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato globale IUCN: non valutata (NE) o non disponibile in molte banche dati; in gran parte dell’areale appare comune in habitat idonei. Non inclusa nelle liste UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Nessuna restrizione commerciale nota in Italia/UE. Tuttavia, come per tutte le acquatiche, non rilasciare in natura e smaltire correttamente gli scarti vegetali; la specie potrebbe naturalizzarsi in siti favorevoli fuori areale.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 12–26 °C | 18–22 °C |
pH | 6.0–7.8 | 6.5–7.2 |
GH | 3–15 °dH | 4–10 °dH |
KH | 1–8 °dH | 2–4 °dH |
Conducibilità | 80–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | Media–Alta | Medio-alta uniforme |
CO₂ | Facoltativa; 10–20 mg/L consigliati | Sì; ~15–20 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | Regolare, bilanciata | Dosi stabili settimanali |
Velocità crescita | Media–Veloce | Veloce |
Posizione consigliata | Centro–Sfondo | Sfondo |
Tipo di propagazione | Talea apicale; divisione del rizoma | Talea apicale |
Compatibilità con fauna | Compatibile con invertebrati e piccoli pesci | Evitare pesci erbivori (carassi, alcuni ciclidi) |
Difficoltà | Principiante–Intermedio | Intermedio |
Crediti