Potamopyrgus antipodarum
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa della Nuova Zelanda (isole principali e alcune isole subantartiche). Introdotta in gran parte d’Europa (inclusa l’Italia), Nord America, Australia e altre regioni temperate. Vive in corsi d’acqua, laghi, canali e sorgenti; tollera anche acque salmastre. Preferisce acque ben ossigenate, con substrati duri o ghiaiosi ricchi di biofilm. Ampia tolleranza termica (sopravvive da pochi °C fino a circa 28–30 °C) e salina (riproduzione soprattutto in acqua dolce, ma sopravvivenza possibile in brackish).
Dimensioni, aspettativa di vita
Taglia adulta tipica 3–7 mm di altezza del guscio (massimi ~10–12 mm in condizioni ottimali). Misure in SL/TL non applicabili ai gasteropodi; si usa l’altezza della conchiglia. Vita media 1–3 anni, più lunga in acque fresche e povere di cibo. Crescita e maturità sono fortemente dipendenti da temperatura e dieta: in vasche calde e ricche di nutrienti può riprodursi dopo pochi mesi.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Specie pacifica, non predatrice, attiva soprattutto sul substrato e sulle superfici dove bruca il biofilm. Può aggregarsi in densità molto elevate, ostruendo prese dei filtri. Compatibile con pesci e gamberetti non predatori; specie mangia-lumache (per es. alcuni cobitidi, puffer) possono predarla ma spesso il guscio è duro e le popolazioni si riprendono. Non attacca piante sane; consuma tessuti in decomposizione.
Dieta e alimentazione
Grazia per lo più periphyton/biofilm (diatomee, microalghe, batteri) e detrito organico. In acquario si nutre anche di residui di mangime per pesci, wafer vegetali e spirulina. Non è una “soluzione” alle alghe filamentose. Necessita di calcio e alcalinità per un guscio sano: in acque troppo acide e morbide si osservano erosioni.
Allestimento della vasca
Se volutamente allevata/gestita, vasca minima consigliata 20–30 L per osservarne il comportamento senza sovraccaricare il sistema. Non necessita riscaldatore in casa temperata (15–22 °C ideali), ma tollera vasche tropicali fino a ~26–28 °C. Filtrazione efficiente e ossigenazione elevata; flusso da lento a moderato. Layout: sabbia o ghiaia fine, sassi con superfici ruvide, legni e foglie secche per aumentare il biofilm; piante robuste (p. es. Anubias, Microsorum). Illuminazione da bassa a media per favorire la crescita del biofilm sulle superfici. Coprire le prese del filtro con spugne a poro fine per evitare intasamenti.
Riproduzione e dimorfismo
Riproduzione per parthenogenesi (sviluppo di embrioni da uova non fecondate) e ovoviviparità (sviluppo delle uova all’interno della femmina con rilascio di piccoli completamente formati). Un solo individuo può dare origine a una colonia. Femmina con sacca incubatrice; covate variabili (decine di piccoli) rilasciate gradualmente. Maturità in 3–6 mesi a seconda di temperatura e cibo. Dimorfismo sessuale assente o non evidente; maschi rari nelle popolazioni invasive. Per limitare la riproduzione: contenere l’alimentazione, mantenere temperature più fresche (12–20 °C) e sifonare regolarmente il fondo.
Salute e benessere (prevenzione)
Benessere e prevenzione problemi: mantenere parametri stabili, buona ossigenazione e residui azotati bassi; fornire durezza e alcalinità adeguate per prevenire erosioni del guscio. Evitare trattamenti a base di rame o formalina in vasche con invertebrati. Biosicurezza: quarantena di piante e arredi 2–4 settimane, ispezione e risciacquo accurati; molte lumache sopravvivono ai bagni “rapidi”, quindi l’osservazione e la rimozione manuale restano essenziali. Per attrezzature usate in acque naturali o tra vasche: lavaggi con acqua calda >60 °C, asciutta prolungata (>48 h) oppure immersione in soluzioni disinfettanti (es. ipoclorito 2% o prodotti specifici) seguita da abbondante risciacquo. Smaltimento etico degli esuberi: non rilasciare mai in natura; anestesia/abbattimento rapido per congelamento in acqua, poi conferimento nei rifiuti indifferenziati.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
In Nuova Zelanda è comune e non minacciata; altrove è una delle lumache d’acqua dolce invasive più diffuse, con impatti sugli ecosistemi (competizione con invertebrati nativi, alterazione del flusso di energia nelle catene trofiche). In UE e in Italia è considerata aliena invasiva: il rilascio e la movimentazione in ambiente naturale sono vietati. Le regole pratiche possono variare per livello amministrativo; verifica la normativa locale e non scambiare esemplari all’esterno di circuiti controllati. Non è soggetta a CITES. Evitare di usare individui raccolti in natura come cibo vivo: possibile veicolo di trematodi e altri parassiti.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 5–28 °C | 12–20 °C |
pH | 6,5–8,5 | 7,2–8,0 |
GH | 6–20 dGH | 8–15 dGH |
KH | 3–12 dKH | 4–8 dKH |
Conducibilità | 150–800 µS/cm | 250–500 µS/cm |
Nitrati | 0–40 mg/L | <20 mg/L |
Taglia adulta | 3–7 mm (altezza del guscio; max ~12 mm) | — |
Vasca minima | 20–30 L | ≥30 L |
Flusso | Lento–moderato | Moderato, ben ossigenato |
Luce | Bassa–media | Media diffusa |
Substrato | Sabbia o ghiaia fine, rocce | Sabbia fine + rocce/foglie |
Dieta | Biofilm, microalghe, detrito | Biofilm ricco + integrazione vegetale leggera |
Compatibilità | Pacifica; vulnerabile a specie mangia-lumache | Con piccoli pesci/gamberetti non predatori |
Crediti