Hillstream loach cinese

Pseudogastromyzon cheni

(Fang, 1931)

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie della famiglia Gastromyzontidae (in passato inclusa in Balitoridae), caratterizzata da corpo appiattito dorso-ventralmente e ampie pinne pari che formano una specie di "ventosa" per aderire alle rocce in corrente. Il genere Pseudogastromyzon comprende più specie cinesi, spesso confuse tra loro nel commercio. P. cheni è talvolta venduta impropriamente come "butterfly loach" insieme a Beaufortia o Sewellia, che però appartengono a generi diversi. La specie è riconosciuta come Pseudogastromyzon cheni (Fang, 1931); la letteratura storica può riportare sinonimi in generi affini. In acquariofilia, il riconoscimento affidabile richiede osservare il disegno delle barre e la forma delle pinne, ma il mercato non sempre garantisce identificazioni corrette; per questo è prudente concentrarsi sulle esigenze ecologiche condivise dal gruppo.

Distribuzione e habitat

Endemica della Cina sud-orientale. Registrata in bacini collinari e costieri tra Fujian, Guangdong, Zhejiang e aree limitrofe, inclusi affluenti di medio-piccola taglia che scorrono su substrati di ciottoli e massi. Habitat tipico: ruscelli chiari, freddi o temperati, con tratti di rapida e cascatelle (riffles) e fondo pulito. L’acqua è ben ossigenata, a bassa torbidità, con periphyton abbondante sulle superfici dure. La profondità nei siti preferiti è bassa (poche decine di centimetri), con corrente sostenuta. Le condizioni sono stagionali: temperature più basse in inverno e più alte in estate, con forti oscillazioni di portata. L’areale esatto per popolazione può variare e molte raccolte commerciali non riportano la località di provenienza.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 6–7 cm SL (lunghezza standard: dal muso all’inizio della coda), fino a circa 7,5–8,0 cm TL (lunghezza totale: dal muso alla punta della coda). Longevità in acquario 5–8 anni se mantenuta correttamente. Corpo appiattito con testa larga, bocca infera con piccole papille, adattata a raschiare superfici. La pelle è sottile e priva di scaglie vere; ciò rende la specie sensibile a chimici e cattiva qualità dell’acqua. Non presenta vescica natatoria sviluppata: si muove aderendo ai substrati e planando con le pinne in corrente.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie pacifica ma con rituali territoriali tra conspecifici, soprattutto maschi adulti, che includono "spinte" e schermaglie senza esiti gravi se lo spazio è adeguato. Meglio allevarla in gruppo (minimo 5–6 esemplari) per distribuire la pressione sociale. Compatibile con altri reofili di acque fresche che tollerano forte corrente e ossigeno elevato, come Tanichthys albonubes e altri ciprinidi di ruscelli temperati, o altri Gastromyzontidae con esigenze simili, in vasche grandi e ben strutturate. Evitare specie lente, a pinne lunghe o da acque calde. Attiva soprattutto durante il giorno se la vasca offre ripari e superfici da pascolo.

Dieta e alimentazione

Principalmente erbivoro-aufwuchsivoro: raschia aufwuchs (biofilm di alghe, diatomee e microrganismi) dalle rocce. Integra con piccoli invertebrati bentonici. In acquario richiede vasca matura con rocce esposte a luce per far crescere alghe e diatomee. Integrare con pastiglie vegetali per pesci da fondo, gel food a base di spirulina e diete complete ad alto contenuto di fibre; offrire foglie di verdure sbianchite (zucchina, spinacio) e alghe nori. Somministrare cibo proteico fine (artemia, daphnia, chironomus) con moderazione. Evitare di puntare solo su “alghe del vetro”: il biofilm utile cresce su rocce lisce ben illuminate e in buona qualità d’acqua.

Allestimento della vasca

Vasca consigliata ampia e lunga: almeno 75–90 L con base estesa (80–100 cm) per un gruppo. Allestimento tipo "river tank": filtro potente e flusso trasversale, pompe di movimento per generare corrente continua e ossigenazione elevata. Rocce e ciottoli arrotondati, disposti a creare zone di turbolenza e rifugi; sabbia fine o ghiaia molto fine come substrato. Illuminazione medio-alta per favorire la crescita di periphyton; inserire rocce lisce direttamente sotto la luce. Piante non necessarie ma possibili specie robuste ancorate a rocce (Microsorum, Bolbitis, Anubias). Copertura obbligatoria: è capace di arrampicarsi su vetri umidi. Parametri consigliati: temperatura 18–24 °C (ottimale 20–22), pH 6,6–7,6 (ottimale ~7,0), durezza moderata-bassa (GH 2–8, KH 2–6), conducibilità 80–200 µS/cm. Nitrati preferibilmente sotto 10–20 mg/L, con ammoniaca e nitriti non rilevabili. Cambi regolari e forte aerazione sono essenziali.

Riproduzione e dimorfismo

In natura depone in corrente tra pietre e fessure; non esiste cura parentale. In acquario è possibile ma non garantita: alcune riproduzioni avvengono in vasche mature e tranquille, con acqua fresca e forte ossigenazione. Il corteggiamento include inseguimenti e vibrazioni; le uova adesive vengono rilasciate sotto o tra pietre piatte. Schiusa in pochi giorni, in funzione della temperatura. Gli avannotti restano vicini al fondo e si nutrono di microfauna e biofilm; integrare con mangimi finissimi e infusori, mantenendo flusso non eccessivo nelle aree nursery. Dimorfismo: maschi spesso con pinne pettorali leggermente più ampie, corpo più snello e presenza di piccoli tubercoli su testa e raggi pettorali in stagione riproduttiva; femmine più piene in regione addominale.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione ruotano su ossigeno alto, acqua pulita e stabilità termica. All’arrivo, quarantena minima 2–4 settimane in vasca dedicata con forte aerazione. Specie sensibile a farmaci ossidanti e al rame: usare prodotti solo su indicazione e secondo etichetta; in caso di problemi, consultare un veterinario ittico. Evitare surriscaldamenti: oltre 24–25 °C aumentare aerazione e, se necessario, usare ventole o chiller; non creare sbalzi bruschi. Alimentare in modo vario e regolare per prevenire deperimento; assicurare superfici con biofilm. Mantenere superfici lisce e prive di spigoli per evitare abrasioni; pulizia del filtro frequente per non perdere portata. Mai rilasciare esemplari in natura.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

P. cheni non risulta incluso in CITES e, al momento della stesura, non è elencato tra le specie invasive di rilevanza unionale (UE Reg. 1143/2014). Lo stato IUCN è non valutato o incerto per molte popolazioni affini; i torrenti dell’areale soffrono però di alterazioni (inquinamento, dighe, estrazione inerti). Nel commercio europeo arrivano sia esemplari di cattura sia, più raramente, di allevamento: preferire fornitori trasparenti e, quando possibile, esemplari riprodotti in cattività. La raccolta responsabile e la domanda informata aiutano a ridurre la pressione sugli habitat. In Italia ed UE non risultano restrizioni specifiche, oltre alle norme generali sul benessere animale e sul non rilascio in ambiente.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–24 °C (tolleranza breve 16–26)20–22 °C
pH6,6–7,6~7,0
GH2–8 dGH3–6 dGH
KH2–6 dKH3–4 dKH
Conducibilità80–200 µS/cm100–150 µS/cm
Nitrati< 20 mg/L< 10 mg/L
Taglia adulta6–7 cm SL (fino a ~8 cm TL)
Vasca minima75–90 L per gruppo100 L con base lunga
FlussoAlto, 10–20x volume/ora≥ 15x con forte aerazione
LuceMedia–altaAlta su rocce per periphyton
SubstratoSabbia fine + ciottoli lisciRocce piatte ben illuminate
DietaAufwuchs + integrazioni vegetaliSpirulina/gel + biofilm maturo
CompatibilitàSpecie pacifiche da acque fresche e correntiGruppi di Gastromyzontidae + Tanichthys

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia