Pleco leopardo (Pleco a vela, Gibbiceps pleco)

Pterygoplichthys gibbiceps

(Kner, 1854)

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Loricariidae, sottofamiglia Hypostominae. Genere Pterygoplichthys, riconoscibile dalla dorsale molto alta con >10 raggi (in P. gibbiceps tipicamente 12–13). Sinonimi storici presenti in letteratura e nel commercio: Liposarcus gibbiceps, Glyptoperichthys gibbiceps. In commercio può essere confuso con P. pardalis/P. disjunctivus o ibridi; il pattern di macchie tende a diventare più vermicolato con la crescita. Caratteristica bocca a ventosa e scaglie ossee (armatura dermica).

Distribuzione e habitat

Nativo dell’Amazzonia medio-alta e, secondo diverse fonti, anche di porzioni del bacino dell’Orinoco (Brasile, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela). Abita grandi fiumi, canali di piena e lagune di esondazione con fondo sabbioso-fangoso, legni sommersi e acqua da lenta a moderata, spesso torbida. Tollerante a bassi livelli di ossigeno grazie a respirazione intestinale (ingestione d’aria con assorbimento di ossigeno nell’intestino). Popolazioni introdotte di Pterygoplichthys spp. sono documentate in Asia e Nord America; l’identificazione a specie nelle aree invase è spesso incerta.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia massima riportata: fino a ~50 cm TL (Total Length, lunghezza totale). In acquario sono comuni adulti di 35–45 cm TL; la SL (Standard Length, lunghezza senza la coda) è circa il 10–15% in meno. Peso e crescita dipendono da dieta e spazio. Aspettativa di vita: 15–20 anni con cure adeguate. Corpo robusto, testa larga, dorsale alta a “vela”, armatura di piastre ossee e bocca a ventosa per raschiare superfici. Juveniles con macchie tonde; negli adulti macchie e vermicolature bruno-nerastre su fondo bruno.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Principalmente crepuscolare-notturno; passa il giorno sotto legni e ripari. Pacifico verso specie non concorrenti e di taglia adeguata, ma territoriale con conspecifici e altri Loricariidae di taglia simile, specie in spazi stretti. Può spostare arredi, sradicare piante delicate e graffiare superfici mentre raschia biofilm. Raro, ma possibile, il comportamento di “raschiamento” del muco su pesci lenti/grandi se denutrito o in sovraffollamento. Compatibile con caracidi robusti, cichlidi sudamericani di dimensione media-grande e altri pesci attivi di colonna, evitando specie molto piccole, lente o con pinne vellutate.

Dieta e alimentazione

In natura si nutre di aufwuchs (patina di alghe, microrganismi e detrito), alghe filamentose, vegetali in decomposizione e detrito, con integrazione opportunistica di invertebrati. In acquario: base vegetale (70–80% sul secco) con pellet affondanti ricchi di fibre/spirulina, verdure (zucchina, cetriolo, peperone, foglie di bieta/spinaci sbollentati) e legumi ben cotti in piccole quantità; integrazioni proteiche moderate (chironomus, mysis) 1–2 volte a settimana. Offrire il pasto principale al calare delle luci. Legni naturali favoriscono il pascolo del biofilm. Evitare diete iperproteiche prolungate e cibi grassi.

Allestimento della vasca

Per un adulto singolo servono almeno 450–600 L con lato lungo ≥150–180 cm. Fondo sabbioso o ghiaia molto arrotondata; grandi legni, rocce lisce e rifugi capienti. Piante robuste e ben ancorate (es. Anubias) o zone senza piante. Filtrazione sovradimensionata (6–10× il volume/ora) e forte ossigenazione; cambi d’acqua generosi e regolari. Flusso moderato-sostenuto; luce bassa-media con zone d’ombra. Copertura sicura (può spingere coperchi). Temperatura 24–30 °C; pH 6.3–7.8; durezza da tenera a media. Vasche piccole non sono adatte neppure per giovani: la crescita è rapida nei primi anni.

Riproduzione e dimorfismo

In natura è un riproduttore cavicolo: scava tane in sponde terrose; il maschio custodisce uova e avannotti. La riproduzione in acquario domestico è rara per le dimensioni e l’esigenza di substrati adatti; in stagni/vasche all’aperto è documentata. Dimorfismo sessuale lieve: maschi adulti con testa più larga e sviluppo di odontodi (spine dermiche) su pinne pettorali e guance in stagione riproduttiva; femmine più panciute a maturità.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere = spazio, acqua pulita e dieta corretta. - Sovradimensionare filtrazione e aerazione; monitorare ammoniaca/nitriti (0) e nitrati bassi. - Cambi 30–50% settimanali (o più secondo carico). - Offrire rifugi ampi e superfici lisce per evitare abrasioni al ventre. - Proteggere termoriscaldatore e aspirazioni del filtro. - Alimentare principalmente con vegetali e fibre; evitare sovralimentazione proteica. - Quarantena di nuovi ospiti 4–6 settimane. - Evitare convivenza con altri grandi loricaridi in vasche insufficienti. - Acclimatazione lenta; evitare sbalzi termici/di pH. Segnali d’allarme: letargia insolita, respirazione accelerata in superficie, erosioni pinne/piastroni, dimagrimento nonostante cibo, gonfiori.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: al momento indicato come non valutato (NE) per P. gibbiceps. Ampiamente allevato in acquacoltura per l’acquariofilia (prevalentemente Asia); la maggior parte degli esemplari in commercio è di allevamento. Non in CITES. Specie affini (Pterygoplichthys spp.) sono invasive in vari Paesi; i rilasci in natura causano erosione spondale e impatti sugli ecosistemi. In Italia/UE l’introduzione in natura di specie esotiche è vietata senza specifiche autorizzazioni (Reg. UE 1143/2014 e normative nazionali): non rilasciare mai pesci in acque pubbliche. Verificare eventuali restrizioni locali sull’allevamento/importazione. Preferire esemplari di allevamento, evitare catture selvatiche e ibridi se si mira alla purezza tassonomica.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–30 °C26–28 °C
pH6.3–7.86.6–7.4
GH3–15 dGH5–10 dGH
KH2–8 dKH3–6 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Nitrati< 25 mg/L< 15 mg/L
Taglia adulta35–50 cm TL40–45 cm TL
Vasca minima450–600 L600 L, lato lungo ≥ 180 cm
FlussoModerato–sostenutoModerato continuo
LuceBassa–mediaBassa con zone d’ombra
SubstratoSabbia fine–ghiaia arrotondataSabbia fine
DietaOnnivoro a prevalenza vegetale70–80% vegetale, 20–30% proteico
CompatibilitàPacifico con pesci robusti di taglia adeguataEvitare altri grandi loricaridi territoriali

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia