Mini pellia; riccardia

Riccardia chamedryfolia

(C.Berggr.) Schiffn., 1893

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Classificazione: Regno Plantae; Divisione Marchantiophyta (epatiche); Classe Jungermanniopsida; Ordine Metzgeriales; Famiglia Aneuraceae; Genere Riccardia; Specie Riccardia chamedryfolia. Nome scientifico accettato da risorse botaniche autorevoli (es. POWO, WFO). Autore: combinazione di C. Berggren (basionimo) e V. Schiffner (ricombinazione), 1893. Sinonimi storici riportati in letteratura includono forme in Aneura (es. Aneura chamedryfolia C.Berggr.). Nota tassonomica: il materiale d’acquario venduto come “Mini pellia” è generalmente riferito a R. chamedryfolia, ma in commercio si osservano confusione e possibili misidentificazioni con altre Riccardia (es. R. graeffei) e con “Pellia” non affini (es. Monosolenium tenerum, Pellia endiviifolia). L’identificazione certa richiede caratteri microscopici; in acquariofilia si usa un concetto pratico di specie (sensu lato).

Distribuzione e habitat

Distribuzione naturale ampia ma frammentata in regioni tropicali e subtropicali dell’Asia e dell’Oceania, con segnalazioni in Giappone meridionale, Taiwan, Cina sud-orientale, Sud-est asiatico (es. Vietnam, Thailandia, Malesia, Indonesia), isole del Pacifico occidentale e parte dell’Australasia (dati incrociati da POWO/WFO/GBIF). Habitat: microambienti umidi e ombrosi lungo torrenti, pareti rocciose bagnate da spruzzi, tronchi marcescenti in forre e rive; spesso emersa o subemersa a periodi, meno di frequente stabilmente sommersa in natura. Predilige acque oligotrope a mesotrofe, fresche e ben ossigenate.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Riccardia chamedryfolia è un’epatica a tallo (corpo vegetativo) appiattito, verde scuro, finemente e dicotomicamente ramificato, che forma cuscinetti compatti dall’aspetto “coralloide”. I rami sono stretti (≈0,5–1,5 mm di larghezza), con margini interi o leggermente ondulati. Non possiede veri fusti e foglie: l’intero organismo è un tallo. L’ancoraggio avviene tramite rizoidi (filamenti simili a radichette) che aderiscono a legni e rocce. In condizioni sommerse, i cuscini rimangono bassi e densi; all’emersione, i rami possono distendersi maggiormente. La riproduzione sessuata (con sporofiti) è rara in acquario; prevale la propagazione vegetativa per frammentazione.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità lenta–medio-lenta. Fattori che accelerano: luce moderata e stabile, apporto di CO₂, flusso regolare, acqua pulita, nutrienti costanti ma non eccessivi. Fattori che rallentano o indeboliscono: luce molto intensa senza CO₂ (favorisce alghe), accumulo di detriti organici, sbalzi termici o di pH, carenze prolungate di macro/microelementi. In condizioni ottimali produce un accrescimento compatto di pochi millimetri a settimana.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario forma tappeti/cuscini aderenti ai supporti. Non è competitiva: non soffoca attivamente altre piante ma può ombreggiare il substrato sottostante se non potata. Trattiene detrito fine tra i rami; richiede sifonature delicate. In caso di ombreggiamento prolungato, gli strati inferiori possono ingiallire e staccarsi. È ben tollerata da gamberetti e piccoli pesci; le carpe algivore o alcuni Loricaridi grandi possono smuoverla involontariamente.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua dolce e pulita, da tenera a moderatamente dura. Range consigliati: temperatura 15–28 °C (ottimale 18–24 °C); pH 5,0–7,5 (ottimale 6,0–6,8); GH 1–12 °dGH (ottimale 3–8); KH 0–6 °dKH (ottimale 1–4); conducibilità 80–400 µS/cm (ottimale 120–250). Luce: bassa–media; con luce media cresce più compatta. CO₂: facoltativa ma raccomandabile per densità e salute (≈10–20 mg/L). Nutrienti: richieste modeste e costanti; evitare sbalzi. Micronutrienti chelati a basse dosi e macro (N, P, K) in concentrazioni moderate supportano una crescita regolare. Flusso: medio, per ossigenare e tenere puliti i cuscini.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per divisione meccanica: si tagliano/strappano piccoli frammenti di tallo e si fissano su supporti con filo da pesca, rete fine o colla cianoacrilica in gel applicata in punti minimi. I rizoidi colonizzano il supporto in 1–3 settimane. La produzione di spore è trascurabile in acquario domestico. Per ottenere superfici uniformi, distribuire porzioni sottili (non strati spessi) e potare regolarmente per stimolare la ramificazione.

Allestimento della vasca

Posizione: primo piano e centro-basso, su legni e rocce; ottima per dettagli su radici, tronchi e scape in stile naturale. In nano-acquari crea “cuscinetti” definiti e scale realistiche. Evitare l’interramento diretto: preferisce superfici dure. In vasche di fiume (biotopi a corrente) si comporta in modo molto naturale.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: alghe filamentose o a pennello sui cuscini (favoriscono luce/organico elevati); ingiallimento e distacco degli strati inferiori per ombreggiamento e detrito; crescita stentata per CO₂ instabile o carenze micro. Prevenzione e buone pratiche: illuminazione moderata e bilanciata con la nutrizione; flusso e ossigenazione adeguati; manutenzione delicata ma frequente (potature leggere, sifonatura superficiale dei detriti); stabilità dei parametri. Evitare trattamenti chimici aggressivi: gli epatici sono sensibili.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutato per la maggior parte delle popolazioni di epatiche; non in CITES. Non risultano liste UE di specie invasive per Riccardia chamedryfolia. Tuttavia, vale il principio di precauzione: non rilasciare mai piante o frammenti in ambienti naturali; smaltire come rifiuto domestico indifferenziato. Preferire acquisto da coltivazioni ex situ (tissue culture) per ridurre la pressione sulle popolazioni spontanee.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura15–28 °C18–24 °C
pH5,0–7,56,0–6,8
GH1–12 °dGH3–8 °dGH
KH0–6 °dKH1–4 °dKH
Conducibilità80–400 µS/cm120–250 µS/cm
Lucebassa–mediamedia, ben diffusa
CO₂facoltativaconsigliata (10–20 mg/L)
Fertilizzazione (macro/micro)bassa–moderata, costantemicro chelati leggeri + macro bilanciati
Velocità crescitalenta–medio-lentalenta ma regolare con CO₂
Posizione consigliataprimo piano/centro-bassosu legni e rocce
Tipo di propagazionedivisione/frammentazioneporzioni sottili fissate a supporto
Compatibilità con faunaottima con gamberetti, piccoli pescievitare pesci/granchi che smuovono
Difficoltàprincipiante–intermediointermedio se si mira a massima compattezza

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia