Pesce frusta lanceolato

Rineloricaria lanceolata

Günther, 1868

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Famiglia Loricariidae, sottofamiglia Loricariinae, tribù Loricariini. Il genere Rineloricaria comprende numerose specie affini, spesso simili tra loro. Sinonimi storici: Loricaria lanceolata; Hemiloricaria lanceolata (non più in uso in gran parte della letteratura recente). In commercio può essere confusa con R. parva o R. fallax. Terminologia: SL (Standard Length, lunghezza dal muso alla base della coda); TL (Total Length, lunghezza totale compreso il filo caudale). La specie presenta corpo allungato, armatura dermica tipica dei loricaridi e coda filiforme.

Distribuzione e habitat

Sud America tropicale: prevalentemente alto bacino dell'Amazzonia in Perù, Ecuador e Brasile occidentale; segnalazioni anche in Colombia per affluenti come Ucayali, Marañón, Napo, Putumayo e Madeira superiore (dati di collezione e letteratura). Abita corsi d'acqua a corrente lenta-moderata, acque di pianura in foreste allagate, canali marginali e insenature con fondo sabbioso o di limo e lettiera di foglie. L'acqua può variare da limpida a leggermente torbida; in genere tenera e acida-neutra, ma la specie mostra una certa tolleranza stagionale.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 10–12 cm SL (fino a ~14–15 cm SL in popolazioni grandi); corrispondono a ~14–18 cm TL includendo il filo caudale. Aspettativa di vita in acquario ben gestito: 5–8 anni. Crescita moderata. Raggiunge la maturità sessuale in circa 10–14 mesi, secondo dieta e temperatura.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie pacifica, prevalentemente crepuscolare-notturna ma attiva anche di giorno se ben ambientata. Trascorre il tempo sul fondo setacciando il substrato e riposando sotto legni o foglie. Meglio allevarla in piccolo gruppo (4–6+) per ridurre la timidezza. Compatibile con caracidi piccoli-medi, Corydoras, altri loricaridi tranquilli e ciclidi nani non aggressivi. Evitare conviventi territoriali di fondo, pinna-morsicatori e pesci molto vivaci che la stressano.

Dieta e alimentazione

Onnivora con tendenza detritivora. In natura raschia biofilm e aufwuchs (matrice di alghe, batteri e microinvertebrati), consuma detrito, microinvertebrati e frammenti vegetali. In acquario offrire: pastiglie affondanti per loricaridi (con quota vegetale), wafer alla spirulina, verdure scottate (zucchina, cetriolo, spinaci), legni con biofilm, e integrazioni proteiche 2–3 volte a settimana (chironomus, artemia, mysis, mangimi morbidi). Variare spesso; alimentare al tramonto o di notte per accertarsi che mangi se convivono pesci più rapidi.

Allestimento della vasca

Per un gruppo 4–6 esemplari: vasca di base lunga (minimo 90–100 cm; ~100–120 L). Substrato obbligatorio di sabbia fine e arrotondata per evitare abrasioni. Aggiungere rami/legni, foglie secche (catappa, quercia) e più rifugi a tubo (PVC o ceramica, diametro interno 2–3 cm, lunghi 10–15 cm) orientati in modo diverso. Illuminazione attenuata con piante galleggianti; filtrazione con flusso basso-moderato e buona ossigenazione. Parametri acqua: temperatura 22–28 °C (ottimale 24–26 °C); pH 6,0–7,5 (ottimale 6,4–7,0); GH 2–12 dGH (ottimale 3–8); KH 1–6 dKH (ottimale 2–4); conducibilità 50–300 µS/cm (ottimale 100–200 µS/cm). Nitrati preferibilmente < 10–20 mg/L. Evitare improvvisi sbalzi e substrati taglienti.

Riproduzione e dimorfismo

Specie cavernicola: depone in cavità strette come tubi o grotte; il maschio ventila e custodisce le uova fino alla schiusa. In coppie affiatate o piccoli harem (1♂ con 2–3♀) la riproduzione è realistica in casa. Dimorfismo: maschi con testa più larga, odontodi più sviluppati su guance e prime spine pettorali; corpo leggermente più snello. Deposizioni di 40–120 uova (variabili); incubazione 5–8 giorni secondo temperatura; avannotti liberi 10–14 giorni dopo. Per stimolare: T 25–26 °C, pH ~6,5–7,2, GH 3–6, flusso moderato e rifugi multipli. Prime somministrazioni: naupli di artemia, microvermi e polveri per avannotti di loricaridi; fondo pulito e molta ossigenazione.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione si basano su stabilità, ossigeno e igiene del fondo. Evitare substrati grossolani o taglienti che causano abrasioni ventrali. Mantenere ammoniaca e nitriti a 0; nitrati bassi con cambi regolari 20–30%/settimana. Aerazione efficace soprattutto in estate. Quarantena di 2–4 settimane per nuovi arrivi; evitare trattamenti a base di rame e dosaggi non mirati. Offrire dieta variata con quota vegetale quotidiana. Durante la riproduzione monitorare il maschio (può alimentarsi meno). Per problemi sanitari rivolgersi a un veterinario ittico; questa scheda non sostituisce consigli medici.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (al momento non risulta una scheda dedicata). Non in CITES. Specie ampiamente allevata e anche raccolta in natura per l'acquariofilia, soprattutto dal Perù; preferire esemplari riprodotti in cattività quando possibile. Non è elencata tra le specie esotiche invasive di preoccupazione unionale (Reg. UE 1143/2014), ma il rilascio in natura di qualsiasi specie aliena è vietato in Italia e UE; non liberare mai pesci d'acquario. Considerazioni etiche: ridurre lo stress in trasporto, alloggiare in vasche adeguate, garantire substrato idoneo e rifugi.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura22–28 °C24–26 °C
pH6,0–7,56,4–7,0
GH2–12 dGH3–8 dGH
KH1–6 dKH2–4 dKH
Conducibilità50–300 µS/cm100–200 µS/cm
Nitrati< 20 mg/L< 10 mg/L
Taglia adulta10–12 cm SL (fino a ~18 cm TL)~10–11 cm SL tipici
Vasca minima90–120 L (gruppo 4–6)≥ 120 L, base lunga
FlussoBasso–moderatoModerato, ben ossigenato
LuceBassa–mediaAttenuata con ombre
SubstratoSabbia fine o ghiaia finissimaSabbia silicea fine
DietaOnnivora detritivoraVariegata con quota vegetale 40–60%
CompatibilitàPacifica con specie tranquilleCaracidi piccoli, Corydoras, loricaridi pacifici

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia