Sagittaria nana (Dwarf Sagittaria), sagittaria a foglie strette

Sagittaria subulata

(L.) Buchenau, 1868

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata in Alismataceae. Basionimo: Alisma subulatum L. Alcune forme commerciali vendute come “dwarf” sono riferite a Sagittaria subulata sensu lato; in letteratura e nel commercio si citano talvolta entità infraspecifiche (es. “var. pusilla”), la cui delimitazione non è univoca. La specie è monoica (individuo con fiori maschili e femminili) e mostra forte plasticità morfologica tra fase sommersa ed emersa. Attenzione: in commercio si confonde talvolta con altre Sagittaria (p.es. S. platyphylla, S. graminea). L’identificazione certa richiede l’osservazione dell’infiorescenza (asse fiorale) e degli acheni.

Distribuzione e habitat

Nativa della costa orientale del Nord America (piana costiera atlantica; segnalazioni storiche dal medio Atlantico fino alla Florida; localmente anche aree del Golfo). Habitat: acque basse dolci o debolmente salmastre (oligohaline), canali, lagune, estuari, fossi e rive sabbiose o fangose, spesso soggette a oscillazioni del livello dell’acqua. Introdotta/naturalizzata in alcuni Paesi extra-area (Europa occidentale, Sud America e Asia orientale) principalmente tramite il commercio acquariofilo. In natura forma densi popolamenti in substrati sabbiosi-limosi con buona luce.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta erbacea perenne a rosetta (ciuffo basale di foglie). Foglie sommerse lineari-subulate, 5–30 cm (talvolta oltre), 2–8 mm di larghezza, verde chiaro, con nervatura centrale marcata; in emerso possono comparire foglie più larghe e talvolta debolmente sagittate. Fusto vero e proprio assente; emette stoloni sottili da cui nascono nuove rosette. Radici fascicolate, bianche, efficaci nell’ancoraggio su sabbia o ghiaia fine. Infiorescenza emergente con fiori bianchi a tre petali in verticilli, generalmente con fiori maschili nella parte superiore e femminili in quella inferiore; frutto in piccoli acheni. In acquario le foglie restano strette; con luce bassa tendono ad allungarsi (aspetto ‘erbetta’ alta), con luce media-alta restano più compatte.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio-rapida in condizioni stabili. Fattori chiave: luce da bassa a media (più luce = portamento più basso e fitto), disponibilità di nutrienti nel substrato, apporto di CO₂ (non obbligatorio ma accelera la crescita e aumenta la densità del tappeto), temperatura temperata-calda. Acque molto povere o cambi d’acqua irregolari rallentano e inducono vecchie foglie a deperire.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Competitiva quanto basta da coprire il suolo con i suoi stoloni; raramente invasiva in vasca se si pratica potatura regolare. Può ombreggiare specie piccole se lasciata crescere alta. Non è allelopatica nota. Le rosette giovani tollerano bene il trapianto, ma le foglie emerse possono ‘sciogliersi’ (melting) dopo l’inserimento, seguite da nuove foglie sommerse.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 6.0–8.0, GH 2–15 dGH, KH 1–10 dKH, conducibilità 80–500 µS/cm; tollera ampia variabilità. Temperatura 18–28 °C (ottimale 20–26). Luce bassa–media; con luce media la pianta resta bassa e compatta. CO₂ facoltativa: migliora velocità e densità del tappeto, ma non è necessaria. Substrato: fine e ricco di nutrienti (sabbia/ghiaia fine con fondo fertile o tabs vicino alle radici). Nutrizione: richiede macro (N, P, K) e micro (Fe, tracce) bilanciati; preferisce reperire parte dei nutrienti dal substrato. Flusso d’acqua moderato. Tolleranza a debole salinità: può sopravvivere in acque leggermente salmastre, ma in acquario d’acqua dolce non è necessario riprodurre tale condizione.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Principalmente per stoloni: quando le nuove rosette hanno 4–5 foglie e radici proprie, si separano delicatamente e si ripiantano. Divisione del cespo madre possibile sollevando e dividendo la rosetta in più porzioni con radici. Per seme solo in coltura emersa con fioritura e impollinazione; rarissima in acquario domestico.

Allestimento della vasca

Primo piano per forme compatte (‘dwarf’) o con luce/media gestione; fascia centrale per individui più alti o in luce bassa. Ottima per creare bordure naturali, ‘prati’ a bassa manutenzione o transizioni tra hardscape e fondo. Lasciare spazi tra piantine (2–3 cm) per facilitare l’espansione per stoloni.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) Foglie che si sciolgono dopo il trapianto: normale transizione da emerso a sommerso; rimuovere i residui e mantenere parametri stabili. 2) Ingiallimenti/pallori: possibile carenza di azoto o ferro; verificare nitrati non a zero e integrare microelementi in modo moderato; curare il fondo fertile. 3) Foglie trasparenti/margini necrotici: possibile carenza di potassio o oscillazioni marcate di CO₂; regolarità nei cambi d’acqua e fertilizzazione costante aiutano. 4) Alghe filamentose su foglie lente: ridurre fotoperiodo eccessivo, migliorare circolazione, aumentare biomassa vegetale e manutenzione (potature, sifonature). Evitare trattamenti chimici aggressivi; puntare su equilibrio luce-nutrienti-CO₂ e routine di manutenzione.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata a livello globale al momento della redazione. Ampiamente diffusa nel suo areale; capace di naturalizzarsi altrove. Non inclusa nelle liste CITES. Non risulta nella lista UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. 1143/2014; verificare aggiornamenti locali). Buone pratiche: non rilasciare in natura, smaltire potature in rifiuto indifferenziato e sterilizzare attrezzature se si opera tra vasche/ambienti diversi.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–28 °C20–26 °C
pH6.0–8.06.5–7.5
GH2–15 dGH4–10 dGH
KH1–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità80–500 µS/cm150–300 µS/cm
LuceBassa–MediaMedia
CO₂0–20 mg/L (facoltativa)10–15 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Bassa–Media; preferenza per fondo riccoSubstrato fertile + integrazione NPK + micro moderata
Velocità crescitaMedia–RapidaRapida con CO₂ e luce media
Posizione consigliataPrimo piano / CentroPrimo piano (forme compatte)
Tipo di propagazioneStoloni; divisione; semi (emerso)Separazione degli stoloni
Compatibilità con faunaBuona con piccoli pesci e invertebratiEvitare grandi scavatori/erbivori
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia