Sagittaria subulata
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa della costa orientale del Nord America (piana costiera atlantica; segnalazioni storiche dal medio Atlantico fino alla Florida; localmente anche aree del Golfo). Habitat: acque basse dolci o debolmente salmastre (oligohaline), canali, lagune, estuari, fossi e rive sabbiose o fangose, spesso soggette a oscillazioni del livello dell’acqua. Introdotta/naturalizzata in alcuni Paesi extra-area (Europa occidentale, Sud America e Asia orientale) principalmente tramite il commercio acquariofilo. In natura forma densi popolamenti in substrati sabbiosi-limosi con buona luce.
Pianta erbacea perenne a rosetta (ciuffo basale di foglie). Foglie sommerse lineari-subulate, 5–30 cm (talvolta oltre), 2–8 mm di larghezza, verde chiaro, con nervatura centrale marcata; in emerso possono comparire foglie più larghe e talvolta debolmente sagittate. Fusto vero e proprio assente; emette stoloni sottili da cui nascono nuove rosette. Radici fascicolate, bianche, efficaci nell’ancoraggio su sabbia o ghiaia fine. Infiorescenza emergente con fiori bianchi a tre petali in verticilli, generalmente con fiori maschili nella parte superiore e femminili in quella inferiore; frutto in piccoli acheni. In acquario le foglie restano strette; con luce bassa tendono ad allungarsi (aspetto ‘erbetta’ alta), con luce media-alta restano più compatte.
Velocità medio-rapida in condizioni stabili. Fattori chiave: luce da bassa a media (più luce = portamento più basso e fitto), disponibilità di nutrienti nel substrato, apporto di CO₂ (non obbligatorio ma accelera la crescita e aumenta la densità del tappeto), temperatura temperata-calda. Acque molto povere o cambi d’acqua irregolari rallentano e inducono vecchie foglie a deperire.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Competitiva quanto basta da coprire il suolo con i suoi stoloni; raramente invasiva in vasca se si pratica potatura regolare. Può ombreggiare specie piccole se lasciata crescere alta. Non è allelopatica nota. Le rosette giovani tollerano bene il trapianto, ma le foglie emerse possono ‘sciogliersi’ (melting) dopo l’inserimento, seguite da nuove foglie sommerse.
Acqua: pH 6.0–8.0, GH 2–15 dGH, KH 1–10 dKH, conducibilità 80–500 µS/cm; tollera ampia variabilità. Temperatura 18–28 °C (ottimale 20–26). Luce bassa–media; con luce media la pianta resta bassa e compatta. CO₂ facoltativa: migliora velocità e densità del tappeto, ma non è necessaria. Substrato: fine e ricco di nutrienti (sabbia/ghiaia fine con fondo fertile o tabs vicino alle radici). Nutrizione: richiede macro (N, P, K) e micro (Fe, tracce) bilanciati; preferisce reperire parte dei nutrienti dal substrato. Flusso d’acqua moderato. Tolleranza a debole salinità: può sopravvivere in acque leggermente salmastre, ma in acquario d’acqua dolce non è necessario riprodurre tale condizione.
Principalmente per stoloni: quando le nuove rosette hanno 4–5 foglie e radici proprie, si separano delicatamente e si ripiantano. Divisione del cespo madre possibile sollevando e dividendo la rosetta in più porzioni con radici. Per seme solo in coltura emersa con fioritura e impollinazione; rarissima in acquario domestico.
Allestimento della vasca
Primo piano per forme compatte (‘dwarf’) o con luce/media gestione; fascia centrale per individui più alti o in luce bassa. Ottima per creare bordure naturali, ‘prati’ a bassa manutenzione o transizioni tra hardscape e fondo. Lasciare spazi tra piantine (2–3 cm) per facilitare l’espansione per stoloni.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Foglie che si sciolgono dopo il trapianto: normale transizione da emerso a sommerso; rimuovere i residui e mantenere parametri stabili. 2) Ingiallimenti/pallori: possibile carenza di azoto o ferro; verificare nitrati non a zero e integrare microelementi in modo moderato; curare il fondo fertile. 3) Foglie trasparenti/margini necrotici: possibile carenza di potassio o oscillazioni marcate di CO₂; regolarità nei cambi d’acqua e fertilizzazione costante aiutano. 4) Alghe filamentose su foglie lente: ridurre fotoperiodo eccessivo, migliorare circolazione, aumentare biomassa vegetale e manutenzione (potature, sifonature). Evitare trattamenti chimici aggressivi; puntare su equilibrio luce-nutrienti-CO₂ e routine di manutenzione.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata a livello globale al momento della redazione. Ampiamente diffusa nel suo areale; capace di naturalizzarsi altrove. Non inclusa nelle liste CITES. Non risulta nella lista UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. 1143/2014; verificare aggiornamenti locali). Buone pratiche: non rilasciare in natura, smaltire potature in rifiuto indifferenziato e sterilizzare attrezzature se si opera tra vasche/ambienti diversi.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 18–28 °C | 20–26 °C |
pH | 6.0–8.0 | 6.5–7.5 |
GH | 2–15 dGH | 4–10 dGH |
KH | 1–10 dKH | 2–6 dKH |
Conducibilità | 80–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | Bassa–Media | Media |
CO₂ | 0–20 mg/L (facoltativa) | 10–15 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | Bassa–Media; preferenza per fondo ricco | Substrato fertile + integrazione NPK + micro moderata |
Velocità crescita | Media–Rapida | Rapida con CO₂ e luce media |
Posizione consigliata | Primo piano / Centro | Primo piano (forme compatte) |
Tipo di propagazione | Stoloni; divisione; semi (emerso) | Separazione degli stoloni |
Compatibilità con fauna | Buona con piccoli pesci e invertebrati | Evitare grandi scavatori/erbivori |
Difficoltà | Principiante–Intermedio | Principiante |
Crediti