Scatophagus argus
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Indo–Pacifico tropicale: dal subcontinente indiano e Golfo del Bengala attraverso il Sud‑Est asiatico fino a Indonesia, Papua Nuova Guinea, Filippine e Micronesia; a nord fino al sud del Giappone, a sud fino al nord dell’Australia. Frequenta coste, estuarî (foce dei fiumi con salinità variabile), lagune e mangrovieti; spesso presente in porti e canali. Giovani esemplari risalgono tratti di acqua dolce, ma gli adulti si concentrano in acque salmastre e marine costiere. Segnalazioni sporadiche extra‑areali esistono (p. es. Mediterraneo centrale/orientale) e sono attribuite a rilasci o importazioni; non risultano popolazioni stabili. Habitat tipico: acque torbide ricche di detrito, fondi sabbiosi o fangosi con radici di mangrovia e strutture sommerse.
Dimensioni, aspettativa di vita
Taglia massima documentata ~38 cm TL (comune 20–25 cm TL). Corpo compresso, alto, con macchie scure rotonde su fondo verdastro o bruno; pinne dorsale e anale munite di robuste spine con apparato velenifero moderatamente doloroso per l’uomo. Specie longeva in acquario, con aspettativa di vita di 10–15 anni se mantenuta correttamente. Specie eurialina: tollera un ampio spettro di salinità, ma la permanenza prolungata in sola acqua dolce causa stress cronico e problemi osmoregolatori.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Gregario e attivo nuotatore; meglio in gruppi di almeno 5–6 individui per ridurre stress e aggressività intra‑specifica. In generale pacifico, ma vivace: può intimidire specie lente o di piccola taglia e pizzicare pinne lunghe. Non adatto a comunità di sola acqua dolce o con pesci delicati d’acqua tenera. Buona compatibilità con altri pesci robusti da acque salmastre o costiere (p. es. Monodactylus spp., Toxotes spp., alcuni ariidi), purché di dimensioni compatibili. Distrugge molte piante tenere; meglio piante tolleranti al sale o arredi inerti.
Dieta e alimentazione
Onnivoro opportunista con forte componente erbivora/detritivora (detritivoro = si nutre di materiale organico in decomposizione). In natura raschia alghe, consuma foglie teneri, piccoli invertebrati e residui organici. In acquario offrire dieta varia: alghe essiccate (nori), verdure sbollentate (zucchina, spinaci, lattuga romana), pellets/granuli di qualità per onnivori marini, integrazione di crostacei o larve in piccole quantità. Il vegetale dovrebbe costituire almeno il 50–70% della razione. Pasti piccoli e frequenti; evitare di sovralimentare cibi molto proteici per prevenire disturbi digestivi e inquinamento.
Allestimento della vasca
Vasca salmastra matura, fortemente filtrata e ben ossigenata. Per un gruppo stabile di adulti, volume minimo consigliato 600+ L con lunga base (≥180×60 cm). Per gruppi in crescita è accettabile una vasca di 450–500 L come tappa intermedia, ma prevedere upgrade. Arredi: sabbia o ghiaia fine, legni/“radici” tipo mangrovia, rocce e zone d’ombra; spazio libero centrale per il nuoto. Piante solo se tolleranti al sale o protette. Flusso moderato‑sostenuto, turnover filtrazione ≥6–8×/h. Parametri: temperatura 24–30 °C; pH 7,6–8,4; durezza medio‑alta (GH 8–20, KH 8–15); conducibilità tipica salmastra 5.000–35.000 µS/cm, con valori ottimali di lungo periodo 15.000–25.000 µS/cm. Mantenere acqua salmastra (miscela di dolce e marina) con sali marini sintetici; evitare sali da cucina. Copertura obbligatoria: specie saltatrice.
Riproduzione e dimorfismo
Specie pelagica a deposizione in mare: adulti migrano verso acque costiere più salate, uova e larve sono pelagiche (galleggianti nella colonna d’acqua) e dipendono da plancton marino. Riproduzione domestica non riportata in acquari hobbistici; in acquacoltura è stata ottenuta con induzioni ormonali e protocolli larvali complessi in acqua marina. Assenza di cure parentali. Dimorfismo sessuale esterno non evidente; i sessi sono indistinguibili a occhio.
Salute e benessere (prevenzione)
Specie robusta se i parametri sono stabili e adeguati alla fase di vita. Prevenzione chiave: quarantena dei nuovi arrivi; aumentare la salinità gradualmente (giorni/settimane), evitando sbalzi; mantenere ossigenazione alta e carico organico basso (ammoniaca e nitriti non rilevabili; nitrati preferibilmente <20–30 mg/L). Programmare cambi regolari e sifonatura del fondo; alimentazione ricca di fibra/vegetale per l’igiene intestinale. Attenzione durante la cattura: le spine dorsali e anali sono velenose e si impigliano facilmente nelle reti; usare contenitori rigidi o retini a maglia fine e guanti spessi. Ridurre lo stress visivo con ripari e illuminazione non eccessiva.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: Least Concern (non minacciata), ampia distribuzione e adattabilità. Non inclusa in CITES. Il commercio per acquariofilia proviene sia da catture locali sia da allevamenti; informarsi su provenienza responsabile. Rischio invasività moderato: individui rilasciati possono sopravvivere in estuari; in UE è comunque vietato il rilascio in natura di specie alloctone. Non risultano restrizioni specifiche UE su S. argus (controllare normative locali aggiornate). Nota etica: spesso venduta come “pesce d’acqua dolce” per principianti; il mantenimento a lungo termine richiede acqua salmastra/marina e vasche grandi: valutarne l’impegno prima dell’acquisto. Fonti di riferimento per dati biologici e distributivi: FishBase, SeriouslyFish, IUCN, GBIF e letteratura di revisione recente.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 24–30 °C | 26–28 °C |
pH | 7,6–8,6 | 7,8–8,3 |
GH | 8–20 dGH | 12–18 dGH |
KH | 8–15 dKH | 10–12 dKH |
Conducibilità | 5.000–35.000 µS/cm | 15.000–25.000 µS/cm |
Nitrati | <40 mg/L | <20–30 mg/L |
Taglia adulta | 20–38 cm TL | 25–30 cm TL (comune in acquario) |
Vasca minima | 450 L (temporaneo) | 600+ L per gruppo |
Flusso | Moderato–forte | Forte, ben ossigenato |
Luce | Media–alta | Media con zone d’ombra |
Substrato | Sabbia/ghiaia fine | Sabbia con legni/rocce e rifugi |
Dieta | Onnivora | 50–70% vegetale + proteico vario |
Compatibilità | Comunità salmastra robusta | Gruppo 5–8 con specie simili (Monodactylus, Toxotes, ariidi) |
Crediti