Spirodela polyrhiza
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Quasi cosmopolita: presente in gran parte d’Europa, Asia, Africa, America del Nord e del Sud; assente solo dalle regioni polari e dalle zone più aride. In Italia è diffusa in pianura e bassa collina in acque ferme o debolmente correnti. Habitat tipico: acque dolci lente e poco profonde, spesso eutrofiche (ricche di nutrienti), come stagni, canali, risaie e margini di laghi. Tollera ampie variazioni stagionali e forma turioni (gemme dormienti che affondano) per superare l’inverno nelle regioni fredde.
Pianta acquatica galleggiante, senza vero fusto. Il corpo vegetativo è una fronda (lamina fogliare) ellittica-ovale, 3–10 mm, verde brillante sopra, talvolta rossastra sotto per antociani. Carattere distintivo: più radici per fronda (spesso 7–21 sottili radichette), pendenti in acqua. Le fronde madri producono fronde figlie dai margini, rimanendo collegate per breve tempo. Sistema vascolare semplice; nessun bisogno di ancoraggio al fondo. Fiori microscopici e fruttificazione rarissima in acquario. In condizioni sfavorevoli (freddo, fotoperiodo breve) forma turioni più densi di amido che affondano e svernano.
Crescita da rapida a molto rapida con luce e nutrienti adeguati; in vasca può raddoppiare l’area in pochi giorni. Fattori chiave: luce medio‑alta, azoto (NO₃⁻) e fosforo (PO₄³⁻) disponibili, tracce di ferro e micronutrienti. Temperature 18–28 °C accelerano la divisione; sotto ~12–15 °C rallenta e può indurre turioni. La CO₂ disciolta non è limitante perché la pianta scambia con l’aria, ma acque ben tamponate e microcircolazione superficiale favoriscono la salute delle fronde.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Forma tappeti compatti che riducono la luce agli strati inferiori, competendo con le piante sommerse. Ottima per assorbire nutrienti in eccesso e migliorare la chiarezza dell’acqua, ma può impoverire nitrati e ferro se non gestita. Le radici trattengono particolato e offrono rifugio a microfauna e avannotti. Può intasare pescaggi superficiali e coprire sensori/uscite filtro. Si diffonde facilmente tra vasche tramite retini e gocce d’acqua: attenzione alla quarantena.
Parametri tollerati ampi: temperatura 10–30 °C (ottimo 18–26 °C); pH 5,5–8,0 (ottimo 6,5–7,5). Durezza: GH (durezza totale) 2–20 dGH e KH (durezza carbonatica) 1–12 dKH; conducibilità 100–800 µS/cm (ottimo 150–400). Luce da bassa a alta; con luce medio‑alta le fronde restano compatte e verdi. Non necessita CO₂. Richiede macro (N, P, K) e micro (Fe, Mn, B, ecc.) bilanciati: in vasche molto povere ingiallisce e riduce la crescita. Preferisce acque calme con leggera circolazione superficiale; turbolenze forti possono sommergere o spezzare le fronde. Lasciare spazi liberi per lo scambio gassoso.
Quasi esclusivamente vegetativa per gemmazione delle fronde: basta separare manualmente i gruppi e spostarli. In ambiente naturale e in condizioni fredde produce turioni che affondano e germinano in primavera; in acquario risulta raro. La moltiplicazione è continua tutto l’anno in vasche temperate e nutrienti.
Allestimento della vasca
Pianta galleggiante per la superficie. Utile in vasche nuove per stabilizzare i nutrienti e in acquari di comunità, caridine e bettare: crea ombra e riduce lo stress. Mantenere aree scoperte (anelli o barriere galleggianti) per alimentazione, illuminazione delle piante sommerse e accesso all’aria per pesci labirintidi. In vasche con pesci erbivori (es. pesci rossi) può essere consumata rapidamente.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Sovracrescita e ombreggiamento: rimuovere regolarmente con retino o bicchiere; usare anelli galleggianti per contenerla. 2) Clorosi (ingiallimento) per carenze di N o Fe: verificare i nutrienti e integrare in modo moderato e sicuro, preferendo cambi d’acqua e fertilizzazioni leggere. 3) Fronde sommerse o danneggiate da forte corrente: diffondere il flusso con spray bar o ridurre la turbolenza in superficie. 4) Patine algali o cianobatteri su fronde in acque stagnanti: aumentare delicatamente la circolazione, rimuovere le fronde colpite e migliorare l’igiene del filtro. 5) Ospiti indesiderati dall’esterno (uova di lumache, idre): quarantena di alcune settimane prima dell’introduzione. Evitare trattamenti chimici rischiosi per fauna e ambiente.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Specie ampiamente diffusa, non elencata in CITES e generalmente non minacciata a livello globale. Non inclusa (alla data attuale) nell’Elenco UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Può tuttavia comportarsi come infestante in acque eutrofiche fuori dal suo areale nativo. In Italia è nativa ma è sempre vietato rilasciare organismi d’acquario in natura: smaltire gli eccessi nei rifiuti indifferenziati, ben sigillati.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 10–30 °C | 18–26 °C |
pH | 5,5–8,0 | 6,5–7,5 |
GH | 2–20 dGH | 4–12 dGH |
KH | 1–12 dKH | 2–6 dKH |
Conducibilità | 100–800 µS/cm | 150–400 µS/cm |
Luce | Bassa–Alta | Media–Alta |
CO₂ | Non necessaria | Non necessaria |
Fertilizzazione | Bassa–Media (macro/micro) | Moderata, NPK + tracce (Fe, Mn) |
Velocità crescita | Moderata–Molto rapida | Rapida–Molto rapida |
Posizione consigliata | — | Galleggiante |
Tipo di propagazione | Vegetativa (gemmazione), turioni | Divisione dei ciuffi |
Compatibilità con fauna | Generale | PescI erbivori la consumano; rifugio per avannotti |
Difficoltà | — | Principiante |
Crediti