Staurogyne repens (staurogyne)

Staurogyne repens

(Nees) Kuntze, 1891

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata del genere Staurogyne (famiglia Acanthaceae). L'attuale combinazione Staurogyne repens (Nees) Kuntze deriva dal basionimo Ebermaiera repens Nees. Le principali checklist botaniche internazionali considerano S. repens un nome valido e in uso corrente. Nel commercio acquariofilo circolano nomi affini (per es. Staurogyne sp. 'Porto Velho') che indicano popolazioni o specie diverse; non vanno confusi con S. repens. In letteratura si incontrano sinonimi (nomi storici non più accettati); per l’uso in acquario, il nome corretto è Staurogyne repens.

Distribuzione e habitat

Nativa del Brasile centro-settentrionale (con segnalazioni soprattutto in Mato Grosso e stati amazzonici). Cresce lungo rive e banchi ghiaiosi o sabbiosi di torrenti e fiumi a corrente debole-moderata, spesso in acque chiare. Habitat tipico ripariale (zona di transizione acqua-terra): piante emerse nella stagione secca e sommerse quando il livello sale. Substrato da sabbioso a ghiaioso, talvolta con detrito organico; luce da pieno sole a mezz’ombra. Termicamente è una specie tropicale di bassa quota.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Erbacea perenne, con fusti prostrati o leggermente ascendenti e ramificati. Le foglie sono opposte, ovate-ellittiche fino a lanceolate, con margine intero; in acquario misurano in genere 1–4 cm di lunghezza e 0,5–2 cm di larghezza. Colore dal verde medio al verde scuro; in forte luce le foglie tendono a rimanere più piccole e ravvicinate. I fusti emettono radici avventizie ai nodi (punti di inserzione delle foglie), favorendo l’ancoraggio. I fiori, rari in coltivazione sommersa, sono piccoli, biancastri-lillacei, tipici delle Acanthaceae; la fioritura avviene soprattutto in forma emersa o palustre. In vasca forma cespugli bassi e compatti se potata regolarmente.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da lenta a media. Fattori chiave: intensità e stabilità della CO₂ disciolta, luce e disponibilità costante di nutrienti. In luce bassa senza CO₂ la pianta tende ad allungare gli internodi (tratti di fusto tra due nodi) e a crescere più rada. Con luce media e CO₂ aggiunta sviluppa foglie più fitte e portamento compatto. Temperature più alte accelerano la crescita ma possono ridurre la taglia delle foglie.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario forma ciuffi bassi e si allarga tramite rami laterali. Non è aggressiva né invasiva; non ombreggia eccessivamente se mantenuta bassa. Compete moderatamente per nutrienti e luce; tollera bene la vicinanza con pratini e muschi se potata. Non galleggiante. Raramente produce stoloni (fusti striscianti lunghi): l’espansione avviene soprattutto per ramificazione ai nodi.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua da morbida a moderatamente dura: GH 1–12 e KH 0–8 sono adatti. GH (durezza totale) e KH (alcalinità) influenzano la disponibilità dei nutrienti, ma la specie è flessibile. pH 5,5–7,8, ottimale leggermente acido-neutro. Conducibilità consigliata 100–300 µS/cm, ma tollera 50–500 µS/cm se la fertilizzazione è equilibrata. Luce medio-intensa per forma compatta; luce bassa è possibile, con crescita più lenta. L’apporto di CO₂ (anidride carbonica) non è obbligatorio ma fortemente consigliato per densità e salute del fogliame. Nutrienti: apporto regolare di macroelementi (azoto, fosforo, potassio) e microelementi (ferro e tracce) tramite colonna d’acqua e, se possibile, fondo attivo o pastiglie nutrienti vicino alle radici. Flusso moderato e vasca matura favoriscono stabilità. Temperatura 20–28 °C, ottimale 22–26 °C.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per talea di fusto: recidere apici o rami laterali di 5–8 cm e ripiantarli nel substrato; radicano facilmente ai nodi. Divisione del cespo: sfoltire e separare porzioni con radici avventizie già formate. La semina è rara in acquario. Non fa affidabile propagazione per stoloni come i veri tappezzanti: la compattezza si ottiene con potature frequenti e reimpianto delle talee.

Allestimento della vasca

Ideale in primo piano e medio-basso del centro vasca come bordura o cespuglietto naturale. Disporre in piccoli gruppi distanziati (3–5 talee per gruppo) per permettere l’infoltimento omogeneo. Potare a forbice per stimolare la crescita laterale; reimpiantare le cime per creare un bordo denso. Si abbina bene a pratini fini (es. Eleocharis spp.) e a legni o rocce, dove può ancorarsi ai nodi radicanti. Con pesci grandi e scavatori usare un substrato più compatto o piccole graffette vegetali per l’ancoraggio iniziale.

Salute e benessere (prevenzione)

Transizione emersa-sommersa: possibili “scioglimenti” delle foglie emerse nelle prime settimane; non è malattia. Soluzione: rimuovere foglie danneggiate, stabilizzare luce e CO₂, cambi d’acqua regolari. Alghe a pennello ai margini delle foglie: spesso luce forte con CO₂ instabile. Agire su stabilità della CO₂, ridurre leggermente la fotoperiodo, migliorare flusso e manutenzione del filtro. Clorosi apicale (ingiallimento foglie giovani): probabile carenza di ferro o microelementi; aumentare leggermente l’apporto di micro, evitando eccessi. Fori o necrosi puntiformi: possibile carenza di potassio; assicurare dose costante. Diatomee in vasche nuove: aumentare maturazione biologica, pulizia meccanica delicata, lumens moderati e pazienza. Evitare prodotti chimici non necessari; privilegiare interventi di gestione e potatura.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Status IUCN: non valutata specificamente. Non in elenchi CITES. Non segnalata come invasiva nell’UE; nessuna restrizione commerciale nota in Italia/UE al momento. Etica: non rilasciare mai piante in corsi d’acqua naturali; smaltire correttamente gli scarti. La produzione commerciale avviene spesso tramite coltura in vitro, riducendo la pressione sulle popolazioni selvatiche.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C22–26 °C
pH5,5–7,86,2–7,0
GH1–12 dGH3–8 dGH
KH0–8 dKH1–5 dKH
Conducibilità50–500 µS/cm100–300 µS/cm
Luce20–80 µmol m⁻² s⁻¹ al substrato35–60 µmol m⁻² s⁻¹
CO₂0–30 mg/L15–25 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)N 5–20, P 0,1–1, K 5–20, Fe 0,05–0,2 mg/LN 10–15, P 0,2–0,5, K 10–15, Fe 0,05–0,1 mg/L
Velocità crescitaLenta–mediaMedia e compatta con CO₂
Posizione consigliataPrimo piano–centroPrimo piano (cespugli bassi)
Tipo di propagazioneTalea di fusto, divisione cespiTalea di apici e laterali
Compatibilità con faunaBuona in comunità; cautela con grandi erbivoriOttima con piccoli caracidi, rasbore, gamberetti
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia