vallisneria americana, nastro d’acqua (USA: wild celery)

Vallisneria americana

Michx., 1803

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Vallisneria americana Michx. (fam. Hydrocharitaceae). Sinonimia storica e varietà sono state proposte in letteratura (es. forme locali come “var. biwaensis”), ma la delimitazione infra-specifica è oggetto di discussione e può variare secondo gli autori. È spesso confusa in commercio con altre Vallisneria (V. spiralis, V. australis) che differiscono per larghezza delle foglie, dimensioni e dettagli dei fiori. La specie è dioica (piante maschili e femminili distinte).

Distribuzione e habitat

Nativa del Nord America (Canada meridionale e gran parte degli Stati Uniti) e presente fino al Messico; segnalata anche in alcune aree dell’America Centrale e dei Caraibi. Abita acque dolci lente o ferme: fiumi a corrente debole, laghi, baie lacustri, canali, zone di estuario con salinità molto bassa. Introdotta e talvolta naturalizzata in altre regioni del mondo, inclusa l’Europa; in Italia è coltivata e segnalata localmente, ma la presenza stabile dipende dai siti. Habitat tipico: fondi sabbiosi o limosi, da poca profondità fino a qualche metro, acqua limpida a moderatamente torbida, luce medio‑alta.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta acquatica perenne a rosetta, senza fusto eretto. Le foglie sono nastriformi, linear-lanceolate, con nervature parallele, margini interi o leggermente denticolati: in acquario 30–80 cm di lunghezza (in natura possono superare 1 m) e 0,5–2,5 cm di larghezza, colore verde da chiaro a medio. L’apparato radicale è fascicolato, con un corto rizoma da cui partono radici e stoloni orizzontali che emettono nuove plantule. Fioritura rara in acquario: i fiori femminili sono portati da un lungo peduncolo spiralato che raggiunge la superficie; i fiori maschili possono staccarsi e galleggiare per l’impollinazione superficiale. Frutto allungato con numerosi semi minuti.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da media a rapida in condizioni favorevoli. Fattori chiave: luce medio‑alta, fondo ricco di nutrienti (o tabs fertilizzanti localizzate), colonna d’acqua con nitrati e potassio disponibili, micronutrienti bilanciati. La CO₂ non è necessaria ma può aumentare densità e taglia delle foglie. Temperature più fresche (20–24 °C) spesso mantengono foglie più robuste; caldo prolungato oltre 28 °C può indebolire la pianta. È tollerante a una lieve salinità ma cresce meglio in acqua dolce.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie competitiva che colonizza per stoloni: può occupare rapidamente lo sfondo e invadere zone centrali. Le fronde lunghe creano cortine che riducono la luce alle piante sottostanti; richiede potature regolari. Generalmente ben tollerata dai pesci comunitari; pesci erbivori (es. grandi carpe, orate, alcuni ciclidi e Poeciliidi voraci) e grossi invertebrati fitofagi possono danneggiarla. Gradisce corrente lieve‑moderata e acqua pulita.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acquari da medi a grandi (≥80–100 L) per gestire la lunghezza delle foglie. Substrato: sabbia o ghiaia fine con buona capacità di scambio; utile l’aggiunta di nutrienti al fondo. Illuminazione medio‑alta (PAR sufficiente a fondo vasca); durata 8–10 ore/giorno. Parametri: pH 6,5–8,5 (ottimale intorno a 7,0–7,8); GH 3–20 dGH; KH 2–12; conducibilità 100–600 µS/cm. Temperatura 18–28 °C (ottimale 20–26 °C). CO₂ opzionale: migliora la crescita ma non indispensabile. Mantieni il colletto della rosetta sopra il livello del substrato per evitare marciumi. Buona manutenzione: sifonature leggere del fondo, rimozione foglie vecchie alla base, potature per controllare l’ombra.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Prevalentemente vegetativa per stoloni: quando i giovani getti hanno 4–6 foglie e radici proprie, si recide lo stolone tra madre e figlia e si ripianta la plantula. Divisione della rosetta madre possibile se ben radicata, ma meno usata. Riproduzione da seme rara in acquario e non necessaria per la gestione hobbistica.

Allestimento della vasca

Posizionamento: sfondo nelle vasche medio‑grandi; può fungere da filtro visivo per nascondere attrezzature. Nelle vasche alte forma una quinta vegetale ondeggiante; in vasche piccole può dominare lo spazio. Combinala con epifite e piante a bassa statura in primo piano per sfruttare l’ombra parziale. Adatta a biotopi nordamericani, ma anche a community classiche. Evita di posizionarla in primo piano: tende a allungarsi e stolonare.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) “melt” dopo il trapianto (foglie che deperiscono rapidamente): spesso è transitorio; rimuovere le foglie collassate, mantenere il colletto scoperto e stabilità dei parametri. 2) Fori/necrosi: possibili carenze di potassio; integrare in modo prudente e costante. 3) Clorosi apicale: possibile carenza di ferro o microelementi; preferire dosi frazionate. 4) Alghe a pennello su foglie vecchie: ridurre e stabilizzare la luce, migliorare flusso e disponibilità di CO₂/organico bilanciato; rimuovere manualmente le foglie più colpite. Sensibile a trattamenti aggressivi anti‑alghe (es. a base di glutaraldeide o ossidanti): evitare o usare metodi alternativi non chimici. Quarantena delle piante per prevenire l’ingresso di organismi indesiderati.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non elencata in CITES. A livello globale non risulta minacciata; in alcune aree native è oggetto di programmi di ripristino degli erbai per ragioni ecologiche. Al di fuori dell’areale può comportarsi da invasiva in canali e corpi idrici lenti. Non è attualmente inserita nell’elenco UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, ma vigono norme generali: non rilasciare in natura, smaltire gli scarti vegetali in modo corretto. Verifica eventuali restrizioni locali prima dell’introduzione in laghetti o ambienti esterni.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–28 °C (tolleranza breve 10–30 °C)20–26 °C
pH6,5–8,57,0–7,8
GH3–20 dGH6–12 dGH
KH2–12 dKH3–6 dKH
Conducibilità100–600 µS/cm150–300 µS/cm
Lucemedio–altamedia uniforme
CO₂non necessariafacoltativa 10–15 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)moderata, costanteNO3, K, tracce Fe a dosi frazionate
Velocità crescitamedia–rapidamedia
Posizione consigliatasfondo (centro solo in vasche grandi)sfondo
Tipo di propagazionestoloni, divisione rosettastoloni
Compatibilità con faunabuona con pesci comunitarievitare grandi erbivori/scavatori
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia