Vallisneria nana (vallisneria a foglia stretta)

Vallisneria nana

R.Br., 1810

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata nei principali repertori botanici (es. POWO/Kew e WFO) come Vallisneria nana R.Br. (Hydrocharitaceae). Il genere è in gran parte dioico (individui maschili e femminili separati). In acquariofilia il nome commerciale "Vallisneria nana" è talvolta applicato a forme strette di V. spiralis o V. asiatica; questo genera variabilità nelle prestazioni in vasca. Quando possibile, preferire materiale con provenienza dichiarata (Australia) o da coltura in vitro. Non risultano sinonimi ampiamente accettati che sostituiscano il binomio attuale, ma esiste variabilità morfologica intra-specifica legata a habitat e condizioni idrologiche.

Distribuzione e habitat

Endemica dell'Australia settentrionale (Western Australia, Northern Territory, Queensland). Abita corsi d’acqua dolci lenti o moderati, lagune (billabong) e tratti di fiume con fondali sabbiosi o limosi, in acque da limpide a debolmente torbide. Tolleranza documentata a leggera salinità (oligohalino) nelle zone estuarine superiori, ma la crescita ottimale avviene in acqua dolce. Vegeta in piena colonna d’acqua, con fioritura alla superficie.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta acquatica completamente sommersa, a portamento a rosetta, priva di fusto eretto. Foglie nastriformi, lineari, appiattite, con nervatura centrale evidente e sottili nervature trasversali; larghezza tipica 2–5 mm, lunghezza 20–60 cm (maggiore con luce intensa e nutrienti abbondanti). Colore verde da chiaro a medio, talvolta con apici leggermente traslucidi. L’apparato radicale è fascicolato, con radici bianche-beige robuste e numerosi stoloni superficiali che emettono piantine figlie. Specie dioica: piccoli fiori maschili si distaccano e galleggiano; fiori femminili su lungo peduncolo che raggiunge la superficie. Dopo l’impollinazione, il peduncolo si avvolge e il frutto matura sott’acqua. In acquario la riproduzione sessuata è rara; prevale quella vegetativa per stoloni.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da moderata a rapida in condizioni stabili. Fattori chiave: luce medio‑alta, substrato fertile o fertilizzazione al fondo, disponibilità di azoto e potassio, microelementi (soprattutto ferro) ed equilibrio carbonati (KH). CO₂ non indispensabile ma accelera la crescita. Temperature nel range tropicale aumentano la velocità fino a ~26 °C; oltre, possibile stress termico prolungato. In acque molto tenere e acide la crescita può rallentare.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Tende a formare colonie dense mediante stoloni; può ombreggiare il primo piano e competere per nutrienti con piante basse. Le foglie lunghe possono raggiungere la superficie e creare zone d’ombra gradite ai pesci, ma vanno gestite con potature selettive. In vasche ben illuminate può diventare competitiva, occupando rapidamente lo sfondo. Le foglie possono ospitare alghe filamentose se il flusso è scarso o il bilancio nutrienti/luce è squilibrato.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Parametri flessibili: temperatura 20–30 °C (ottimo 22–26), pH 6.2–8.2 (ottimo 6.8–7.6), GH 3–15 °dGH, KH 2–10 °dKH, conducibilità 100–600 µS/cm. Luce medio‑alta per foglie più fitte e crescita compatta. Substrato: sabbia o ghiaietto fine con nutrienti; apprezza fertilizzazione al fondo (compresse/rich substrata) e, se necessario, integrazione in colonna a dosi moderate di macro e micro. Piantare poco profonda lasciando la corona scoperta per evitare marciumi. Fotoperiodo 8–10 h. Flusso moderato: favorisce foglie pulite e scambio gassoso. CO₂ opzionale. Evitare sbalzi drastici di KH/pH all’inserimento per prevenire la tipica “melt” (deperimento fogliare iniziale).

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Principalmente per stoloni: i corridori emettono piantine a intervalli; separare e ripiantare quando hanno 4–6 foglie e radici proprie. Divisione dei cespi maturi possibile sollevando delicatamente il rizoma basale e separando i rosoni senza danneggiare le radici. Riproduzione da seme è rara in acquario domestico. Materiale da coltura in vitro riduce il rischio di organismi indesiderati.

Allestimento della vasca

Ideale per lo sfondo nelle vasche piccole‑medie e per lo sfondo/centro in vasche grandi; le lamine sottili creano movimento naturale in corrente. Piantare in gruppi sparsi (distanza 3–5 cm tra rosette) per facilitare la circolazione e la manutenzione. Evitare il primo piano, dove può invadere; non è pianta galleggiante. Adatta a layout di fiumi e biotopi con moderato movimento d’acqua. In vasche aperte, gestire le foglie che raggiungono la superficie per mantenere luce alle piante sottostanti.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) "Melt" post‑inserimento: spesso dovuto a shock osmotico/di KH; prevenire acclimatando gradualmente e mantenendo parametri stabili; rimuovere foglie deteriorate per stimolare nuove emissioni. 2) Alghe filamentose sulle foglie: migliorare flusso, bilanciare luce e nutrienti, rimuovere manualmente durante i cambi d’acqua, ridurre detriti sulle lamine. 3) Clorosi (ingiallimento) e crescita stentata: possibile carenza di ferro o potassio; integrare in modo moderato, privilegiando il fondo. 4) Danni chimici: sensibile a sovradosaggi di prodotti a base di aldeidi o metalli pesanti; evitare trattamenti in vasca principale. 5) Marciume della corona: non interrare la corona; piantare a profondità corretta. 6) Brucature: pesci fortemente erbivori (es. grandi caracidi, ciclidi, carassi) possono danneggiarla: scegliere fauna compatibile.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata a livello globale (NE). Non elencata in CITES. In UE/Italia non risultano restrizioni specifiche per il commercio della specie; verificare sempre eventuali normative regionali. Non ci sono segnalazioni consolidate di invasività di V. nana in Europa; tuttavia, alcune Vallisneria (altre specie) possono naturalizzarsi. Buone pratiche: mai rilasciare piante o fauna in ambienti naturali; smaltire gli scarti vegetali in modo responsabile.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C22–26 °C
pH6.2–8.26.8–7.6
GH3–15 °dGH5–10 °dGH
KH2–10 °dKH3–6 °dKH
Conducibilità100–600 µS/cm150–300 µS/cm
Lucemedia–altamedia
CO₂0–20 mg/L (non obbligatoria)0–10 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)leggera–media, colonna e fondomedia, prevalenza al fondo
Velocità crescitamoderata–rapidamoderata
Posizione consigliatacentro–sfondosfondo
Tipo di propagazionestolonistoloni (separazione piantine)
Compatibilità con faunaalta con pesci non erbivoricomunità pacifica
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia