Vallisneria spiralis
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa e/o largamente indigena nell’area mediterranea e in parte dell’Europa centro-meridionale, Nord Africa e Asia occidentale-orientale fino al subcontinente indiano; ampiamente naturalizzata altrove, incluse Americhe e Oceania. Habitat: acque dolci lente o debolmente correnti (fossi, laghi, canali, tratti tranquilli di fiumi) con fondi sabbiosi o limosi, da 0,3 a oltre 2 m di profondità. Tollera acque dure e moderatamente ricche di nutrienti; alcune popolazioni sopportano condizioni leggermente salmastre.
Pianta acquatica perenne, completamente sommersa, a crescita da rosetta (insieme di foglie che partono dal colletto). Foglie nastriformi, verdi, lineari, spesso dritte; lunghe 20–80 cm (talvolta oltre 100 cm in vasche alte), larghe 5–15 mm, con nervatura centrale evidente e margini finemente seghettati. Apice ottuso o leggermente appuntito. Apparato radicale fitto con rizosfera estesa, utile per ancoraggio e assorbimento dal substrato. I fiori maschili si staccano e galleggiano, quelli femminili stanno su un peduncolo a spirale che si allunga fino alla superficie; in acquario la fioritura è rara. Semi cilindrici; in coltura domestica la riproduzione avviene quasi sempre per via vegetativa.
Velocità da media ad alta in condizioni favorevoli. Fattori chiave: luce moderata o alta, nutrienti nel substrato e colonna d’acqua, temperatura 22–26 °C. La crescita rallenta sotto 18–20 °C o oltre 28–30 °C prolungati. CO₂ aggiuntiva accelera la produzione di foglie ma non è necessaria. Fotoperiodo tipico 8–10 ore; periodi molto lunghi con scarsa fertilizzazione favoriscono le alghe.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Specie competitiva: emette numerosi stoloni che colonizzano rapidamente il fondo, formando densi ciuffi. Le foglie lunghe possono ombreggiare le piante basse e intercettare detriti; richiede potature regolari per mantenere flusso e luce. Generalmente ben tollerata dalla fauna; può essere rosicchiata da pesci erbivori o onnivori voraci. Non produce odori o essudati problematici in condizioni corrette.
Vasca consigliata da media a grande, altezza 40–50 cm o più. Substrato: sabbioso o fine, con nutrienti disponibili; beneficia di fertilizzazione radicale. Acqua: pH 6,0–8,5; GH 3–20; KH 2–12; conducibilità 100–700 µS/cm. Temperatura 18–30 °C (ottimale 22–26 °C). Luce da moderata ad alta, uniforme. CO₂ facoltativa. Evitare di interrare il colletto della rosetta; distanziare 5–10 cm fra piante per favorire aerazione. Buona circolazione d’acqua e cambi regolari aiutano a prevenire accumuli organici. Adatta anche ad acque leggermente salmastre a bassa salinità, se acclimatata.
Principalmente per stoloni: la pianta madre emette polloni collegati da un fusto strisciante. Quando il giovane ha 3–4 foglie e un proprio apparato radicale, si recide lo stolone e si trapianta. La moltiplicazione per seme è rara in acquario ed è usata in studi o colture controllate.
Allestimento della vasca
Meglio come sfondo, dove crea una cortina verde naturale; in vasche medio-piccole si può confinare a gruppi laterali per lasciare spazio a nuoto e luce. Evitare il primo piano, salvo varietà più basse. Utile per nascondere filtri e tubazioni. Lasciare zona libera in superficie per evitare che le foglie coprano tutta la vasca.
Salute e benessere (prevenzione)
Trapianto e shock: possibili ingiallimenti o scioglimento parziale delle foglie vecchie; rimuoverle alla base e attendere nuove emissioni. Carenze: clorosi delle foglie giovani suggerisce carenza di microelementi (es. ferro); puntinature e fori sulle foglie vecchie indicano possibile carenza di potassio; crescita stentata e foglie sottili possono indicare poco azoto. Gestire con fertilizzazione bilanciata e cambi d’acqua costanti, senza eccessi. Alghe filamentose compaiono con luce forte e nutrienti squilibrati: aumentare biomassa vegetale, regolare fotoperiodo, migliorare la manutenzione. Evitare di tagliare la punta delle foglie: meglio rimuovere l’intera foglia alla base per prevenire marciumi da taglio.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
A livello globale ampiamente distribuita; non risultano restrizioni CITES. Stato IUCN non formalmente valutato per la specie nel suo complesso. In alcune regioni extra-areali può comportarsi da invasiva e formare letti densi: non rilasciare mai piante o frammenti in natura. Nell’UE non è presente nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale alla data più recente; possono esistere controlli locali su introduzione e gestione in specifiche aree umide.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 18–30 °C | 22–26 °C |
pH | 6,0–8,5 | 6,8–7,5 |
GH | 3–20 dGH | 6–12 dGH |
KH | 2–12 dKH | 3–6 dKH |
Conducibilità | 100–700 µS/cm | 200–400 µS/cm |
Luce | Bassa–Alta | Moderata |
CO₂ | Non necessaria | Utile 10–20 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | Leggera–Moderata | Moderata bilanciata, con supporto dal substrato |
Velocità crescita | Media–Alta | Alta con buona luce e nutrienti |
Posizione consigliata | Centro–Sfondo | Sfondo |
Tipo di propagazione | Stoloni | Separazione dei polloni con 3–4 foglie |
Compatibilità con fauna | Buona in comunità | Evitare grandi erbivori voraci |
Difficoltà | Facile | Principiante |
Crediti