Weeping moss (muschio piangente)

Vesicularia ferriei

(Cardot) Broth., 1925

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Vesicularia ferriei è una briofita pleurocarpa (pleurocarpo = muschio con rami e sporofiti laterali) del genere Vesicularia, famiglia Hypnaceae. In acquariofilia è conosciuta come “Weeping moss” per i rami arcuati verso il basso. La letteratura botanica segnala alcune incertezze: il materiale in commercio etichettato come V. ferriei spesso non è stato verificato con caratteri riproduttivi (capsule) o con marcatori molecolari. Per questo, in ambito hobbistico si usa talvolta l’espressione “V. ferriei sensu lato”. Autore e anno possono essere riportati in modo leggermente diverso nelle banche dati; si consiglia di fare riferimento a repertori come POWO/WFO per aggiornamenti.

Distribuzione e habitat

Specie riportata per l’Asia orientale e sud‑orientale, con segnalazioni in Cina meridionale (es. regioni subtropicali), Taiwan e Indocina. Habitat tipico: zone umide ombreggiate lungo corsi d’acqua di bassa e media quota, su rocce, legni e basi di tronchi in ambienti ripariali; può vivere come epifita o epilitica e tollera immersioni temporanee durante le piene. In natura predilige acque a debole corrente e microclimi freschi‑umidi, con luce filtrata dalla copertura vegetale.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Muschio pleurocarpo con fusti striscianti e rami laterali arcuati verso il basso (aspetto “piangente”). Forma cuscini densi e morbidi, alti in acquario 3–10 cm, estendendosi in larghezza. Le foglioline, piccole (circa 1–2 mm), sono ovato‑lanceolate, con apice acuto; portamento spesso appressato sui rami, che in acqua risulta elegantemente ricadente. Assenza di radici vere: l’ancoraggio avviene grazie ai rizoid i (fini filamenti brunastri). In coltivazione sommersa gli sporofiti (capsule su esili seta) sono rari; la propagazione avviene soprattutto per frammentazione vegetativa.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Lenta–media. La crescita accelera con luce moderata e apporto costante di nutrienti e CO₂, ma la specie resta poco esigente. Temperature alte (>28 °C) possono ridurre vigore e densità. Una buona circolazione limita depositi di detrito tra i rami, migliorando l’efficienza fotosintetica.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In vasca si fissa a supporti e tende a espandersi per contatto e frammenti. Non è aggressiva né invasiva in acquario, ma può ombreggiare piante basse se lasciata crescere senza potature. I cuscini intrappolano microfauna e particolato, offrendo rifugio a avannotti e gamberetti. In luce intensa senza equilibrata disponibilità di nutrienti/CO₂ può incorrere in colonizzazioni algali sulle estremità.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Parametri flessibili: pH 5.5–7.5, GH 1–12 °dGH, KH 0–6 °dKH, conducibilità 50–400 µS/cm. Temperatura 16–28 °C (ottimale 20–24 °C). Luce bassa‑media diffusa; evitare spot molto intensi diretti. CO₂ non indispensabile ma utile per maggiore densità (10–15 mg/L). Fertilizzazione leggera e costante (macro e micro in tracce) con cambi d’acqua regolari; stabilità più importante della quantità. Fissare il muschio a legni o rocce con filo (cotone o nylon) o retine inox; non interrare. Flusso moderato per limitare accumulo di detriti.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per divisione del cuscino e frammentazione: si separano piccoli ciuffi (2–4 cm), che si legano al nuovo supporto finché i rizoid i non ancorano. La riproduzione per spore è eccezionale in acquario e non è pratica per l’hobbista.

Allestimento della vasca

Ideale su legni ramificati per creare “cascate verdi” o su rocce, in primo piano e zona centrale. In layout naturalistici e Iwagumi addolcisce le linee dure. Ottimo per nano‑acquari e vasche di caridine; utile come nursery per avannotti. In paludari e wabi‑kusa cresce anche emerso in alta umidità.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: alghe filamentose o barba sulle punte in caso di luce eccessiva con nutrienti/CO₂ instabili; imbrunimento alle alte temperature prolungate; accumulo di detrito che soffoca i cuscini. Prevenzioni e soluzioni sicure: ridurre gradualmente il fotoperiodo (6–8 h in low‑tech), migliorare la regolarità di fertilizzazione leggera e dei cambi, aumentare leggermente la circolazione, potare le parti più vecchie e sifonare delicatamente i depositi. Evitare sbalzi bruschi di CO₂ e di qualità dell’acqua. Introdurre pulitori compatibili (es. Caridina japonica) può aiutare il controllo biologico delle microalghe.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non risultano elenchi CITES o restrizioni UE specifiche per Vesicularia ferriei. Lo status IUCN non è valutato per molte specie di muschi affini; non vi sono evidenze di invasività in Europa. Tuttavia, non rilasciare mai piante in natura: smaltire gli scarti asciugandoli e conferendoli nei rifiuti indifferenziati. Acquistare da fornitori affidabili e, se possibile, colture sterili per ridurre il rischio di specie confuse o organismi indesiderati.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura16–28 °C20–24 °C
pH5.5–7.56.0–7.0
GH1–12 °dGH3–8 °dGH
KH0–6 °dKH1–4 °dKH
Conducibilità50–400 µS/cm100–250 µS/cm
LuceBassa–MediaMedio‑bassa diffusa
CO₂Non necessaria–20 mg/L10–15 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Bassa–MediaBassa ma costante
Velocità crescitaLenta–MediaMedia in condizioni stabili
Posizione consigliataPrimo piano/Centro su legni e roccePrimo piano su legni ramificati
Tipo di propagazioneDivisione, frammentazioneTalea di ciuffi 2–4 cm
Compatibilità con faunaElevataOttima con Caridina/Neocaridina e piccoli pesci
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia